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Cartelle pazze, la Commissione bilancio del Senato vota sì all'annullamento

Via libera all'unanimità al provvedimento che prevede lo stop alla riscossione in caso di contestazione del debitore e di mancata risposta da parte dell'ente creditore

Giulio Bucchi
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Un altro passo verso lo stop alle cartelle pazze: la Commissione Finanze del Senato ha dato il via libera all'unanimità al provvedimento che permette l'annullamento automatico in caso di mancata risposta da parte degli enti preposti. Il testo passa ora quindi all'esame dell'aula di Palazzo Madama. Mezzo sospiro di sollievo, dunque, per le migliaia di italiani raggiunti ogni anno dalle cartelle di pagamento per tributi e sanzioni amministrative cadute in prescrizione da anni ma ancora inviate da enti esattori, Equitalia in testa. Il ddl, composto da un solo articolo, prevede che i cittadini raggiunti dalla richiesta possano presentare una dichiarazione per confutare la correttezza della cartella esattoriale entro 90 giorni dalla notifica. A sua volta l'ente esattore ha 10 giorni per studiare "il caso" con il creditore, che nel giro di due mesi deve fornire una risposta. Il ddl dispone che "In caso di mancato invio e trascorso inutilmente il termine di 220 giorni dalla dichiarazione iniziale" le cartelle siano "annullate di diritto".         

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