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Milano, il prete di San Vittore arrestato per violenze sessuali

Don Alberto Barin

In manette don Alberto Barin. Violentava i carcerati in cambio di piccoli favori: dalle bionde allo shampoo. E' indagato anche per il reato di concussione

Andrea Tempestini
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E' stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale don Alberto Barin, cappellano della casa circondariale di Milano, il carcere di San Vittore. Nel pomeriggio di venerdì 20 novembre, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare, gli uomini della squadra mobile e della polizia penitenziaria lo hanno arrestato. Il cappellano deve rispondere di violenza sessuale nei confronti di sei detenuti. Inoltre, è indagato per il reato di concussione. Abusi per le sigarette - Don Alberto Barin, cappellano della casa circondariale di San Vittore a Milano deve rispondere di violenza sessuale e concussione nei confronti di 6 detenuti. Per 4 delle 6 vittime ci sono anche i filmati degli abusi perpetrati dal cappellano del carcere. Filmati che riprendono il prete mentre abusa delle sue vittime e dopo offre alle stesse saponette, shampo o sigarette, beni primari per chi è in carcere. Non solo: le telecamere sono state installate dagli uomini della Squadra mobile di Milano  anche nella sua abitazione dove le vittime, una volta scarcerate per fine pena, venivano ospitate e abusate. La testimonianza - Come detto, le vittime sono almeno 6, tutte giovanissime ed extracomunitarie. Gli abusi del prete, classe 1961, sono emersi grazie alla testimonianza di un giovane extracomunitario di origine africana che ha raccontato agli agenti di essere stato violentato da un altro detenuto, ma poi ha confessato che ad abusare di lui era stato anche don Barin. Il racconto è stato verificato con intercettazioni ambientali e telecamere. Abusi e palpeggiamenti, in gran parte, sono avvenuti all'interno dell'ufficio del cappellano, nel carcere di San Vittore, e nell'abitazione del prete a pochi passi da piazza Filangeri.

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