Ecco cosa ha fatto Berlusconi dopo il sequestro Spinelli
In attesa che Silvio Berlusconi in persona racconti la sua versione dei fatti l'immaginario collettivo cerca di darsi da solo le risposte sul ruolo del Cav nella liberazione del ragionier Spinelli. Lo ha incontrato? Lo ha ospitato, dal momento che è stata la sua scorta a prelevarlo da casa sua? Cosa si sono detti?, sono solo alcune delle domande che vengono in mente non appena è stata ricostruita, più o meno, la dinamica del sequestro. Di certo c'è che nelle ore successive del rapimento di Spinelli Silvio Berlusconi saltò alcuni impegni ufficiali, tra cui un incontro con il premier Mario Monti fissato proprio il 16 ottobre. Ufficialmente per problemi di salute. La stessa scusa venne usata per non partecipare al congresso del Ppe a Bucarest il 17 e 18 ottobre. Eppure il 19 Berlusconi va al Tribunale di Milano per il processo Ruby: è in questa occasione c'è la famosa stretta di mano con Ilda Boccassini che il giorno prima interrogato Spinelli proprio sul sequestro. Non sembra azzardato supporre che la mattina del 16, Berlusconi informato del rapimento proprio dalla telefonata da casa Spinelli, pretesa dai sequestratori, abbia annullato ogni appuntamento. Eppure questo collegamento viene smentito categoricamente dall'entourage del Cavaliere: l'ex premier non potè confermare la colazione di lavoro a Palazzo Chigi per una indisposizione e che non si recò al congresso del Ppe di Bucarest non solo per questa indisposizione ma anche per non 'oscurare' la presenza di Angelino Alfano a quella manifestazione. Fu il leader del Pdl a confermare la malattia di Berlusconi, dopo la decisione di Berlusconi di disertare a sorpresa il congresso, con relative polemiche: "Consiglierei una lettura molto democratica. L'influenza è una cosa che colpisce tutti e in questa fase anche lui", disse Alfano. Spinelli però ha raccontato ai magistrati di essersi subito recato a parlare con Berlusconi e l'avvocato Ghedini ad Arcore, cioè appena dopo la liberazione, e di essere poi tornato a casa. Lì, ha ricevuto una telefonata dai sequestratori, che gli hanno chiesto cosa avesse detto Berlusconi sentendosi rispondere che il Cavaliere era intenzionato a "fare verifiche" e ad "acquisire il materiale alla luce del sole". Una risposta che ha causato l'interruzione di ogni ulteriore trattativa. Una giornata dai contorni poco precisi, quindi, ma che forse, piè semplicemente, è trascorsa nel tentativo di valutare la bontà di quelle misteriose informazioni, riservatamente e prima che finissero in mano ai magistrati. E i documenti? I rapitori se li sono portati via o sono stati consegnati per una valutazione? Ma le voci e le illazioni su questo sequesto sembrano aver indispettito non poco il Cavaliere che, racconta chi ha avuto modo di parlargli in queste ore, non si sorprenderebbe neanche di un nuovo processo imbastito contro di lui, e costruito sul nulla, in merito a questa vicenda. Insomma, un pretesto per attaccarlo ancora una volta sul fronte della giustizia.