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Capolavoro de Magistris: il mostro sul lungomare di Napoli per accalappiare Pisapia

Il Vesuvio e il golfo offuscati dai giardini pensili per compiacere il sindaco di Milano, possibile alleato di Giggino nel Movimento Arancione

Roberto Procaccini
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  Il lungomare di Napoli in vendita per un'alleanza elettorale. Luigi de Magistris, sindaco del capoluogo campano nonché promotore del Movimento Arancione (lista alleata del Pd da presentare alle prossime politiche) blandisce Giuliano Pisapia per ingaggiarlo nel suo "partito dei sindaci". E per farlo mette sul piatto una delle cose più sacre che hanno i napoletani: il lungomare e la vista del golfo. Alla rotonda Diaz, centralissima piazzola affacciata sulle acque della riviera di Chiaia, il sindaco ha concesso l'installazione di due giardini pensili per celebrare la tappa napoletana dell'Expotour, la serie di eventi organizzati in giro per lo stivale per promuovere l'Expo 2015 di Milano (di cui Pisapia è il commissario organizzatore). Giardini Pensili che, però, nascondono il panorama. La strategia del dono - Il Movimento Arancione nelle intenzioni di Giggino vuole essere il nuovo "partito dei sindaci". Al momento, però, è il partito del sindaco: perso per strada l'alleato Michele Emiliano (primo cittadino di Bari la cui credibilità politica si è persa in una vasca di cozze pelose), incassato il niet a convergenze di Beppe Grillo, al momento vestito di arancio rimane il solo de Magistris. Che ha per questo l'urgenza di tirare in ballo il sindaco di Milano, protagonista insieme a lui degli entusiasmi progressisti della primavera 2011. Pisapia, presente a Napoli proprio per l'inaugurazione della tappa cittadina dell'Expotour, deve essersi commosso di fronte alla portata del sacrificio dell'amico Giggino, tanto da aprire al Movimento: "La sua vittoria - ha detto - sarà la vittoria della buona politica. E' l'esperienza di persone che vogliono cambiare la scena - aggiunge - de Magistris e io siamo l'emblema della nuova politica e dobbiamo dimostrare che sapremo lavorar bene". Ma il regalo non basta: interrogato su un suo coinvolgimento diretto nella lista, Pisapia ha tirato il freno a mano: "Per ora ascolto tutti, poi decido". (Foto di Angelo Zarelli - Movimento di Insorgenza Civile)

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