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L'anatema dell'arcivescovo ai camorristi"In chiesa neanche da morti"

L'arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, vieta ai suoi sacerdoti di celebrare funerali agli affiliati dei clan

Nicoletta Orlandi Posti
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"Siete i veri sconfitti. Siete cadaveri che camminano, condannati a morte certa da voi stessi, sapendo che chi semina vento raccoglie tempesta. Se non vi pentite non  entrerete in chiesa neanche da morti. E' quello che ho detto a tutti i miei sacerdoti". Un vero e proprio anatema contro i camorristi quello  lanciato dall'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, durante la marcia per le vittime innocenti della camorra alla quale hanno preso parte 1.500 persone . Da un palco il porporato ha tenuto un discorso, due pagine di intervento, con parole durissime di condanna nei confronti dei clan. "Non ci può essere alcuna indulgenza nei confronti dei seminatori di violenza e morte". "Siamo su sponde distinte e distanti. Questa Napoli, questa società, questa umanità non vi appartiene, perché voi siete altro, avete scelto di stare contro i vostri fratelli, contro l'umanità, contro la legge". 

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