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Figli in provetta, una mamma può disconoscerlo

Approvato un emendamento che permette a una madre di ripudiare il piccolo nato con la fecondazione assistita

Lucia Esposito
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E' stato approvato dalla Commissione Affari sociali della Camera un emendamento presentato da Antonio Palagiano (Idv), che consente alle madri di un bambino nato in provetta di non riconoscerlo dopo la nascita, esattamente come avviene per chi ha avuto un figlio in maniera naturale. L'emendamento in questione, che si riferisce a una proposta di legge in materia di riconoscimento dei figli naturali, prevede l'abrogazione di una norma della legge 40 sulla procreazione assistita relativa al divieto del disconoscimento della paternità e dell'anonimato della madre. «Non deve esserci discriminazione - dice Palagiano  - fra donne che hanno concepito il loro bambino in maniera naturale o artificiale. Se il legislatore ha previsto la possibilità di non riconoscere un figlio, lo ha fatto per evitare l'infanticidio».

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