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Giallo di Bracciano: "Federica è morta per cause naturali"

Federico Mangiapelo

Bracciano, l'autopsia: "Non risultano segni compatibili con eventi violenti. La ragazza è morta per cause naturali". Attesa per gli esami tossicologici

Andrea Tempestini
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Il "giallo del lago" s'infittisce. E' stata effettuata l'autopsia sul corpo di Federica Mangiapelo, la 16enne trovata morta ad Anguillara, sulle rive del Lago di Bracciano, giovedì mattina, e dal primo esame "non risulterebbero segni compatibili con eventi violenti": niente segni di colluttazione dunque e la morte , secondo i periti, potrebbe essere sopraggiunta "per cause naturali". L'esame è stato eseguito presso l'Università La Sapienza, ed avvalorerebbe i primi elementi raccolti dagli investigatori, secondo i quali non sono stati ravvisati "elementi traumatici" che possono aver provocato il decesso della ragazzina. Così, l'ipotesi dell'omicidio sarebbe stata definitivamente esclusa. Ma resta aperto il giallo.    Gli esami tossicologici - Prima di conoscere l'esito degli esami tossicologici, fondamentali per capire se la ragazza avesse assunto droga o alcol che ne hanno provocato la morte, dovranno trascorrere da due settimane a 60 giorni. A questo proposito, lo zio di Federica, ha rotto il silenzio della famiglia per affermare che "Federica non assumeva droga, né beveva. Non aveva problemi neurologici né tantomeno crisi epilettiche". Il familiare della ragazza, parlando ai microfoni di SkyTg24, aveva rivelato che la ragazza "aveva avuto da piccola il piccolo male (ndr. una forma di epilessia benigna) ma aveva fatto le cure del caso ed erano anni che stava bene. Non assumeva alcun medicinale". Un vuoto di due ore - Resta ora da colmare, nella ricostruzione dell'ultimo giorno di vita di Federica, un vuoto di circa due ore, relativo al periodo che va dalle 3 alle 5 del mattino: sembra che Marco, il fidanzato della ragazza, abbia dichiarato ai carabinieri di averla lasciata alle 3 del mattino, al termine di una discussione, accompagnandola in auto con un amico fino alla periferia di Anguillara Sabazia, un luogo distante circa 7 chilometri dal punto in cui è stato rinvenuto il cadavere. 

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