Province, Pistoia insieme a Firenze. Il capogruppo Pdl: "Colpa del partito"
Alessandro Capecchi: "Potevamo finire con Massa e Lucca, alla pari. E invece finiremo sotto l'ombrello di Firenze. Colpa nostra: non abbiamo una linea"
di Marco Petrelli Avvocato, classe 1973, Alessandro Capecchi è capo gruppo PdL al Consiglio Comunale di Pistoia. La notizia della fusione delle province di Pistoia e Prato con Firenze non lo coglie impreparato, spingendolo invece ad una severa critica del PdL locale, reo di non aver saputo gestire la questione. Già due mesi fa Capecchi paventava i rischi della fusione, proponendo in alternativa un avvicinamento a Lucca e Massa. Pistoia con Prato e Firenze. Cosa ne pensa? "Che prima di decidere l'accorpamento di più province andrebbero valutati attentamente i fattori economici di ciascuna di esse e le rispettive opportunità di sviluppo". Due mesi fa lei propose un asse con Lucca. Perché? "Con Lucca e Massa avremmo potuto condividere un percorso comune potenziando sotto il profilo economico le eccellenze dei rispettivi territori, come il turismo naturalistico, termale e artistico". Se la questione è il turismo d'arte, Firenze non è certo da meno di Lucca... "Non è questo il punto. Vede Pistoia e Prato 'entrano' a Firenze come area metropolitana, ovvero come parte di un territorio la cui gestione d'ora in avanti sarà unicamente fiorentina. Con Lucca e Massa, invece, avremmo potuto mantenere un rapporto 'alla pari', programmando insieme il futuro delle nostre città". Cosa ne pensa del commento di La Penna su Pistoia "cenerentola" di Firenze? "Lacrime di coccodrillo, mi creda. Il partito ha mostrato superficialità di fronte ad una questione che invece avrebbe richiesto lucidità e coesione. D'altronde l'idea di Prato e Pistoia insieme, più una 'porzione' di provincia di Firenze, era inattuabile. Ora il risultato è che Pistoia è 'fiorentina' e Lucca è 'livornese'". Pdl: deboli gli uomini o deboli le idee? "Il partito manca di una linea politica chiara sia sul nazionale che sul locale. Un esempio è l'appoggio al governo Monti: apertamente il Pdl sta con l'esecutivo tecnico ma nel contempo gli spara addosso. Che immagine può dare un partito così?".