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Irpef, saltano i tagli. Iva e detrazioni, si cambia

Giulio Bucchi
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Niente retroattività sulle detrazioni fiscali, niente aumento della aliquota media dell'Iva (quella del 10%), niente taglio alle aliquote Irpef: rivoluzione in vista per il ddl Stabilità di cui stanno parlando a Roma i relatori e il governo. Fatto salvo il criterio dei saldi invariati, più volte ribadito dal premier Mario Monti nel corso dei faccia a faccia con i leader della maggioranza, si sta procedendo ad una vera e propria riscrittura del testo per accontentare le richieste dei partiti. Salta, dunque, la tanto contestata retroattività sulle detrazioni fiscali ma per farlo il governo rinuncerà al taglio di un punto delle due aliquote Irpef, quelle del 23 e del 27 per cento. I soldi così risparmiati verranno utilizzati per "sterilizzare" come detto l'aumento dell'aliquota media dell'Iva (mentre quella del 21% aumenterà come previsto di un punto nel luglio 2013) e per riaggiustare il cuneo fiscale (costo del lavoro, produttività, salario) con riduzione a tutto vantaggio delle aziende. Ancora non c'è accordo, invece, sulla franchigia e i tetti delle detrazioni, temi cui il governo risponderà nei prossimi giorni. Di fatto da un punto di vista fiscale, la legge di stabilità viene completamente riscritta. Con la cancellazione ai tagli Irperf il governo non rinuncia più a circa 4,3 miliardi di euro di gettito nel 2013 e si miliardi di euro a partire dal 2014. Nella versione originale, parte di queste cifre veniva compensata da nuovi limiti alle detrazioni e deduzioni Irpef per circa 1,4 miliardi Il Fondo sociale - Tra i punti di intesa tra Grilli e i rappresentanti della maggioranza c'è anche l'identificazione del Fondo sociale da 900 milioni di Palazzo Chigi e l'istituzione di un nuovo fondo nel quale potrebbero essere riversate le risorse del cosiddetto piano Giavazzi. Il Fondo sociale sarà identificato nella parte strettamente 'sociale', il secondo dovrà invece servire alla riduzione del carico fiscale per famiglie e imprese.  Ecco, in sinistesi cosa cambia Iperf: In origine la legge di stabilità prevedeva la riduzione delle aliquote Irpef di un punto percentuale (dal 23 al 22 e da 27 a 26) per i redditi fino a 15mila e fino a 28mila euro. Come sarà: nell'accordo raggiunto tra il ministro dell'Economia e i relatori al Ddl alla Camera (Renato Brunetta, Pier Paolo Baretta e Amedeo Ciccanti) sparisce il taglio delle aliquote Irpef Detrazioni  Il provvedimento del governo limita la deducibilità e detraibilità di alcuni oneri fissando una franchigia di 250 euro: inoltre introduce dal periodo di imposta 2012 un limite massimo annuale di tremila euro di detrazioni. L'accordo ha portato al blocco della retroattività su detrazioni e deduzioni fiscali. Il Governo sta valutando eventuali modifiche di franchigie e tetti Iva Originariamente la legge di stabilità prevedeva un incremento di un solo punto e non di due come da legislazione vigente dell'aliquota Iva del 10% e di quella del 21%. In base all'accordo raggiunto ieri l'aliquota al 10% dell'Iva e di quella del 21%. In base all'accordo raggiunto l'aliquota al 10% dell'Iva viene "sterilizzata" cieè non aumenterà. Resta invece l'aumento dell'aliquota Iva al 21%.  Cuneo fiscale Il ddl stabilità metteva a disposizione 1,6 miliardi per finanziare la detassazione della parte degli stipendi legata alla produttività. A seguito dell'intesa si ampliano le misure per il cuneo fiscale con un probabile irrobustimento delle detrazioni fiscali per il lavoro dipendente nel 2013 e un minitaglio dell'Irap nel 2014.         

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