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Italiani popolo di spieIn un anno 228% di chiamate in piùper segnalare i furbetti del fisco

Ogni giorno arrivano alla Guardia di Finanza oltre 136 segnalazioni su scontrini non rilasciati, lavoratori in nero e frodi fiscali

Nicoletta Orlandi Posti
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Aumentano gli spioni in Italia o se si vuole aumenta la partecipazione alla lotta all'evasione fiscale. Le chiamate alla Guardia di Finanza per denunciare il commerciante che non rilascia lo scontrino fiscale o l'imprenditore che costringe gli operai a lavorare in nero sono aumentate in un anno del 228% arrivando a quota 24.000. In crescita anche le denunce di illeciti in altri settori oltre a quello fiscale. L'incremento maggiore riguarda le segnalazioni sui distributori di carburante e, più in generale, i prodotti energetici (+ 152%), ma anche giochi, scommesse, lotterie, monopoli (+73%) e sostanze stupefacenti (+ 24%).  guarda il video su Libero Tv Il boom delle chiamate al 117 era stato registrato sin dai primi mesi dell'anno, ma i dati di medio periodo confermano ora l'assestamento del trend positivo: da gennaio a settembre state quasi 50.00: in pratica oltre 136 segnalazioni al giorno comprese le domeniche e i festivi. “L'aumento delle segnalazioni, sintomatico della crescente partecipazione alla lotta all'illegalità economico - finanziaria, ha determinato anche il potenziamento del 117 con iniziative rivolte al web e l'aggiornamento della specifica sezione del sito internet   www.gdf.gov.it: sono, infatti, on line -spiegano le Fiamme Gialle - nuovi modelli per le segnalazioni che chiunque può agevolmente compilare, stampare e presentare ai reparti   territoriali”.  I settori che 'guadagnano' più segnalazioni sono i bar e i ristoranti. Il caffè e cornetto, per iniziare la giornata, senza scontrino. E poi la pizzeria che scrive il conto a penna direttamente sulla tovaglia di carta. Ma in testa alla classifica delle maggiori   somme evase ci sono medici e dentisti. Perchè interi piani tariffari possono essere declinati secondo il doppio binario: migliaia di euro con regolare fattura, oppure migliaia di euro, ma un po' di meno, con una qualche fattura ogni tanto. Nella categoria 'altri alloggi' rientrano le seconde e terze case affittate in nero e anche le aziende che fanno agriturismo, che non registrano gli ospiti, così possono fare lo sconto. Ancora, e in questo caso le somme aumentano, ci sono i lavori di ristrutturazione di casa: l'impresa non vuole assegni, solo contanti. Lo impongono i   fornitori, è la giustificazione che ricorre. Ecco le somme evase per categoria, secondo le segnalazioni raccolte: medici e dentisti (10 milioni di euro), immobiliari (7,8, mln), ristoranti (7,4 mln), costruzione di edifici (6,7 mln), bar (6,5 mln), servizi per la persona (6 mln), altri alloggi (5,6 mln), rivendite auto e moto (4,8 mln), studi legali, avvocati e notai (4,5 mln), commercio ingrosso (4,4 mln), idraulici ed elettricisti (3,7 mln).    

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