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A La Spezia la crociata anti Islam la fa il parroco: vignette in parrocchia

Don Piero Corsi di San Terenzo appende in bacheca le caricature sui musulmani. L'accusa: "Razzista provocatore"

Giulio Bucchi
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di Filippo Manfredini Magari pensava di riceverne complimenti dai «suoi» parrocchiani. Oppure semplicemente credeva di far ridere. O forse il suo intento era proprio quello - chissà perché - di provocare una reazione. Resta il fatto che l'intemerata di don Piero Corsi - parroco di San Terenzo, frazione di Lerici, in provincia di La Spezia - ha suscitato più che altro smorfie e mugugni di disapprovazione, quando non esplicite e vibranti proteste. Questo per via del fatto che, forse sull'onda del nuovo trendy planetario, il sacerdote ha pensato bene di entrare a modo suo nella querelle sulle vignette satiriche che mettono nel mirino Maometto e fanno letteralmente infuriare i musulmani dell'intero mondo - i quali certo, in quanto a senso dell'ironia non si può dire brillino, ma tant'è. Il fatto è che don Piero ha pensato bene di appendere le caricature anti-islam direttamente in bacheca, quella che in genere ospita i più pacati avvisi sui corsi di catechismo e le riunioni in vista della festività imminente o l'iniziativa parrocchiale della domenica pomeriggio. Ed ecco, come raccontato dal Secolo XIX, apparire il disegno in cui l'islamico se la prende con l'occidentale «bastardo infedele e razzista» pensando che «uno di questi giorni ucciderò anche te». Oppure quello in questa pagina pubblicato, con il musulmano dall'espressione malvagia nell'atto di ritrarre un ebreo  a mo' di nazista sanguinario, e contemporaneamente a prendersela con il cattolico che, placido e pacifico, disegna un Maometto sorridente. O ancora, immagini di guerriglieri integralisti in perfetto stile Al Qaeda. Questo il genere. Leggi l'articolo integrale di Filippo Manfredini su Libero in edicola oggi, venerdì 5 ottobre

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