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Minorenne albanese stupra la sua educatrice e accoltella carabinieri: arrestato

In casa di recupero per una rapina, 15enne si sente male e chiede di essere portato al parco, dove violenta l'assistente sociale

Roberto Procaccini
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  Porta la sua educatrice in un parco, la picchia, la violenta e poi, armato di coltello, prova a sottrarsi all'arresto. Protagonista della vicenda un minorenne albanese già sottoposto per rapina a misura cautelare in comunità. Ora però la Procura Minorile lo chiude nel carcere minorile dell'Aquila. Lo stupro al parco - Il ragazzo (15 anni) lamenta di non sentirsi bene e chiede alla sua assistente sociale di accompagnarlo in un parco per una paseggiata salutare. Arrivati all'oasi naturalistica di Penne, nel pescarese, il minore fa subito avances sessuali all'educatrice. Rifiutato, la violenta all'interno dello stesso veicolo e la intimidisce affinché non riveli il fatto. Resistenze all'arma bianca - Al rientro alla comunità, il minore trova ad aspettarlo i carabinieri, chiamati da un altro educatore insospettito dal ritardo della collega. Il 15enne albanese, forse sotto l'effetto di droghe, tenta prima la fuga e poi ingaggia, coltello alla mano, una colluttazione con i militari. Per arrestarlo è necessario l'intervento di una seconda pattuglia. Le conseguenze - Contro il ragazzo ora ci sono le accuse di violenza sessuale, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il furgone, il coltello e gli abiti sia del giovane che dell'educatrice sono stati sequestrati. Alla donna, portata all'ospedale di Penne, sono stati riscontrati, oltra la violenza sessuale, lesioni traumatiche e contusive. Per due dei carabinieri coinvolti nella colluttazione con il 15enne ferite lievi.  

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