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Buste paga vuote per i terremotatiLo Stato si prende l'Irpef arretrata

La proroga al 30 novembre della sospensione del pagamento delle tasse non vale per il sostituto d'imposta

Nicoletta Orlandi Posti
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Amara sorpresa per un migliaio di lavoratori delle zone colpite dal terremoto in Emilia, Lombardia e Veneto. Le buste paga del mese di settembre sono vuote. Il motivo? Il recupero in un'unica soluzione dell'Irpef arretrata non versata dopo il sisma perchè sospesa. la denuncia arriva dalla Cgil che già aveva lanciato l'allarme. La sospensione dei pagamenti delle tasse per Emilia Romagna, Lombardia e Veneto è stata prorogata al 30 novembre, rispetto all'iniziale scadenza fissata al 30 settembre, ma la sospensione non include i sostituti d'imposta, ossia aziende e datori di lavoro. Esclusione su cui, sottolinea il sindacato, non si è ancora intervenuti, perchè il secondo decreto di proroga ha poi solo fatto slittare il termine finale. Secondo il sindacato si tratta solo di primi casi: molti altri, e in altre zone, presto si ritroveranno nella stessa situazione. Per questo la Cgil, insieme alla Cisl e alla Uil hanno scritto due lettere al ministro dell'Economia, Vittorio Grili, chiedendo anche un incontro, insistono da tempo perchè si preveda possibilmente per via normativa la rateizzazione dei versamenti, come già avvenuto per il terremoto dell'Aquila e si chiariscano in maniera "inequivocabile" i comportamenti cui devono attenersi i diversi soggetti coinvolti. "Al governo e alle imprese chiediamo di recuperare l'imposta con gradualità entro l'anno -  spiega il segretario provinciale della Cgil Massimo Marchini - nei prossimi giorni il quadro sarà ancora più pesante".

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