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La figlia viene uccisa dall'exEquitalia vuole i soldi per la sentenza

Assurda richiesta dell'Agenzia delle Entrate ai coniugi Del Pero: devono pagare il deposito della sentenza di condanna dell'assassino

Nicoletta Orlandi Posti
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  Monia è stata uccisa a 19 anni dall'ex fidanzato nel 1989:  dopo averla strangolata, l'ha spogliata per renderla irriconoscibile, l'ha messa in sacchi della spazzatura e poi l'ha buttata sotto un ponte. Per tre lunghissimi giorni anche l'assassino si è unito agli amici e parenti nella ricerca di Monia, poi dopo un interrogatorio incalzante ha confessato. A distanza di tanti anni il dolore della signora Giliola e il marito Adriano Del Pero, che mai ha trovato conforto per la morte assurda della figlia,  diventa rabbia. L'Agenzia delle Entrate pretende oltre 2000 euro per il deposito della sentenza che aveva condannato l'assassino della loro Monia. Attraverso il Giornale di Brescia i coniugi del Pero denunciano l'assurdità della cosa annunciando il ricorso al Tar e alla Giuistizia Europea per per aver diritto a benefici simili a quelli che spettano alle vittime di mafia e terrorismo.  

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