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La Ferrari non conosce crisi: record mondiale di vendite ma non in Italia

Lo rivelano i conti del primo semestre approvati dal consiglio d'amministrazione

Leonardo Diana
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La Ferrari non conosce crisi e in un periodo difficile come questo riesce a registrare record di vendita ma non in Italia. Lo rivelano i conti del primo semestre appena approvati dal consiglio d'amministrazione riunitosi a Maranello. Dagli Usa alla Cina - I ricavi sono saliti a un miliardo e 208 milioni con una crescita dell'11% su base annua e l'utile netto sale del 10% superando di poco i 100 milioni di euro (quello della gestione ordinaria è di 152,2). La posizione finanziaria netta, vale a dire la differenza tra debiti e liquidità disponibile, è stata la "migliore di sempre" (895 milioni) secondo il costruttore. Risultati che derivano dalle ottime perfomance di mercato: le Ferrari vendute da gennaio a giugno sono 3.664 (+7,4%). Fra i modelli più amati sono California e 458 Italia, ma vanno bene anche i dodici cilindri, FF e F12 berlinetta. La maggioranza dei clienti sceglie di personalizzare la propria vettura attraverso il programma Tailor Made. Gli Stati Uniti restano il primo mercato con 851 unità consegnate nel primo semestre, che equivalgono un aumento del 17%. Record di vendite in Gran Bretagna che con 393 vetture segue di poco la Cina (400). Incrementi a doppia cifra in Germania e Svizzera. Nel nostro Paese invece, le immatricolazioni sono quasi dimezzate: 187, 164 in meno rispetto a un anno fa. Il presidente Luca di Montezemolo ha dichiarato entusiasta: "Ottimi risultati ottenuti in un contesto economico difficile, la gamma completamente nuova ci permette di prevedere una chiusura del 2012 in crescita". Per quanto riguarda il campionato di Formula 1, che vede Fernando Alonso in corsa per il mondiale, Montezemolo dichiara: "Sarà un finale avvincente e combattuto fino all'ultima gara".

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