Sui tagli alla scorta di Finiil Viminale se la prende comoda
È passata una settimana da quando la Cancellieri ha chiesto una relazione al capo della Polizia, ma di quel rapporto ancora non c'è traccia.
È passata una settimana da quando il ministro dell'Interno ha chiesto una relazione al capo della Polizia sul modo in cui viene gestita la scorta della terza carica dello Stato, ma di questo rapporto ancora non c'è traccia. Al Viminale tutto tace. Dopo una serie di telefonate in cui domandiamo di nuovo lumi sull'informativa sollecitata da Annamaria Cancellieri, il solo risultato che otteniamo è che l'ufficio stampa del Viminale chiede a noi una mail in cui mettere per iscritto la nostra richiesta d'informazione. Morale: dopo esattamente nove giorni dalla promessa fatta ai cittadini di renderli edotti su come vengono spesi i loro soldi per tutelare la sicurezza del presidente della Camera, siamo al punto di partenza. Zero. Tutto è iniziato l'11 agosto, due sabati fa, quando Libero ha rivelato che per i bodyguard di Gianfranco Fini sono state prenotate e quindi pagate nove stanze nell'albergo più esclusivo di Orbetello, con vista sulla laguna, da luglio a metà settembre. Il tutto per oltre 80mila euro sborsati dai contribuenti. Leggi l'articolo integrale di Barbara Romano su Libero in edicola oggi 21 agosto