Spacciatori infiltrati a MediasetArrestate nella notte 22 persone
Tra i fermati anche il rifornitore di alcuni dipendenti di Cologno Monzese
Ventidue persone sono state fermate nella notte dai carabinieri di Milano per traffico di droga. Fra gli arrestati, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera c'è anche Marco Damiolini, 35 anni, il rifornitore di tre dipendenti di Mediaset che si facevano consegnare la cocaina e in parte la spacciavano all'interno dell'azienda di Cologno Monzese e fermati insieme ad altre nove persone lo scorso novembre nella prima tranche dell'inchiesta. Nell'inchiesta spuntano poi i nomi di Maurizio Costanzo e Paola Barale. L'indagine - Si tratta, secondo le prime informazioni, di italiani e stranieri, responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina ed hashish, alla fabbricazione e commercializzazione di armi comuni da sparo e da guerra, nonché di ricettazione e porto illegale di armi. L'indagine, cominciata alla fine del 2008, ha complessivamente permesso ai carabinieri del Nucleo investigativo di arrestare oltre 90 persone e di denunciarne circa 150. L'intercettazione - Corriere.it riporta un'intercettazione in cui si fanno i nomi di Costanzo e della Barale. Ad un certo punto un capo rimprovera il suo braccio destro perché sta smerciando cocaina troppo pura. L'altro si giustifica: “Ma non posso dargli neanche la merda a quelli di Mediaset... io lo so già come son fatti quelli... quelli mi portano via trenta grammi a botta…”. Marco Damiolini parla con Raffaele Laudano: "Mò ti dico una cosa, guarda che Mediaset.... se ti blindano se la cantano. È normale. Lo rivelano... Non gli puoi neanche dare dell'infame. L'amico mio ha preso 12 anni di galera perché lavorava con Maurizio Costanzo. Davide Caffa, lui gli dava la barella... (cocaina) alla Barale, a Costanzo, ad ogni Buona Domenica... gli dava due etti e mezzo. gliela pagavano profumata proprio... è successo... e ha preso dodici anni". La smentita - Secondo la Procura però in assenza di riscontri non c'è bisogno di sentire i personaggi citati, anche perché come spiega il pm Sangermano: "Mediaset è completamente estranea alle indagini". Anche Costanzo ribatte: "Non so di cosa si stia parlando, le cose non mi riguardano in nessun modo, di tutte le persone citate conosco solo Paola Barale. Ancora una volta devo dire 'un colpo del sole africano!'".