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Filmati, auto, cellulare:cosi sono arrivati a lui

le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso le macchine di Vantaggiato e della moglie nei pressi della scuola poche ore prima della bomba

Matteo Legnani
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Alla faccia di quanti, ogni volta che si installano telecamere per la videosorveglianza, strillano indignati contro il "grande fratello". Senza quelle telecamere sarebbe stato con ogni probabilità impossibile risalire all'identità del killer della scuola di Brindisi. Sono state loro, le telecamere, a riprendere l'auto di Giovanni Vantaggiato e della moglie: una Hyunday ripresa nei pressi della scuola "Morvillo" la mattina del 19 maggio, poche ore prima dello scoppio. E una vecchia punto, filmata intorno alle 3 del mattino in orari compatibili rispetto a quando il dinamitardo avrebbe sistemato il cassonetto con le bombole il cui scoppio ha ucciso Melissa Bassi e ferito cinque sue compagne di scuola. E' da quei filmati che si è deciso di indagare ulteriormente su Vantaggiato, scoprendo che l'uomo ha una rivendita di carburanti per mezzi agricoli, tra cui gas e gpl. Si torna a guardare i video, la cui definizione non consente una identificazione certa. Ma l'altezza dell'uomo ripreso dalle telecamere corrispoende a quella del benzinaio di Cupertino. Gli inquirenti sono così passati ad analizzare i movimenti del cellulare di vantaggiato, scoprendo che nei giorni precedenti l'attentato si era agganciato più volte alle "celle" poste nelle vicinanze della scuola presa di mira. Ma non il giorno della bomba. Ora si attendono riscontri alla confessione di Vantaggiato, in una storia che comunque ha ancora molti punti oscuri.

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