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Emanuela Orlandi e i preti pedofiliSpunta la pista che porta a Boston

Un timbro postale lega la scomparsa della ragazza allo scandalo nella Chiesa americana

Eliana Giusto
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  C'è un filo che lega la scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori allo scandalo dei preti pedofili a Boston che scoppiò nel 2002 e che portò alle dimissioni dell'arcivescovo Bernard Law, poi tornato a  Roma nel 2005.  Il timbro - Come rivela il Corriere della Sera c'è una novità: un timbro, un fermo posta, entrambi localizzati a Kenmore Station, nel centro di Boston. Uno è agli atti e risale alle prime rivendicazioni delle sparizioni delle ragazze, l'altro, usato dall'associazione pedofila Nambla (North american man boy lover association)  no. Facciamo un passo indietro. Il 27 settembre 1983 Richard Roth, corrispondente da Roma della Cbs , riceve una lettera che preannuncia “un episodio tecnico che rimorde la nostra coscienza”, l'”imminente uccisione dell'ostaggio”. Gli investigatori, scrive l' Ansa il giorno dopo, sono sicuri: si tratta dei “veri rapitori di Emanuela. Il Fag rag - Diciannove anni dopo, Boston. A gennaio il cardinale Law è accusato di aver coperto per molti anni sacerdoti pedofili della diocesi.  A maggio inizia il processo. A giugno Law viene messo sotto torchio dall'accusa: “È emerso in una precedente deposizione che 32 uomini e due ragazzi hanno formato il gruppo Nambla. Per contattarlo si può scrivere presso il Fag Rag, Box 331, Kenmore Station, Boston... Cardinale Law, ha inteso?”. Risposta: “I do”. Sì.  Il Fag Rag “Giornalaccio omosessuale” faceva proseliti per conto del sodalizio pedofilo proprio dalla stazione da cui partì la lettera su Emanuela. E questo apre a sconvolgenti scenari.   

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