Terremoto, nuova scossa al Nord
Una nuova scossa di terremoto (magnitudo di 5.1, con epicentro Novi di Modena e una profondità di 11 chilometri) è stata avvertita esattamente quattro ore dopo quella di magnitudo 5.8 con epicentro a Medolla, nel modenese. Le vittime - Quindici le vittime in provincia di Modena, oltre ad alcuni dispersi e ad un centinaio di feriti. Si tratta di tre operai morti a San Felice sul Panaro nel crollo di un capannone industriale, e di altri due a Mirandola. Altre due persone sono morte per il crollo della loro abitazione, a Concordia e Finale Emilia. Un'ottava persona, il parroco di Rovereto sul Secchia, è deceduto per il crollo di un pezzo della chiesa. Una donna è morta a Cavezzo, sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi. Ci sarebbero anche dei feriti. Feriti anche nel Piacentino, nel Mantovano e in provincia di Rovigo. Gli operai morti a San Felice sono Kumar Pawan, operaio di 31 anni, originario del Punjab, Mohamad Azaar, 45 anni, marocchino, e un ingegnere italiano, che era sul posto per verificare i danni della scossa del 20 maggio. A Medolla ci sarebbero quattro o cinque dispersi nel crollo di un'azienda biomedicale. Oltre seimila gli sfollati che si vanno ad aggiungere alle migliaia del terremoto del 20 maggio. I danni - A Cento è crollato il teatro comunale e altri crolli hanno interessato diverse abitazioni private. A San Felice sul Panaro è crollata definitivamente la Torre dell'Orologio. Giù anche il duomo e la chiesa di San Francesco a Mirandola. A San Matteo della Decima è rimasto seriamente danneggiato il castello Giovannina, ceduto in parte anche il castello a Ronchi. A Mantova è crollata la cupola del campanile della basilica Palatina di Santa Barbara, a Palazzo Ducale. Chiusa l'università di Pisa - Chiusura immediata del Palazzo della Sapienza, sede dell'università di Pisa. L'ordinanza del sindaco giunge al termine dell'iter di verifica della vulnerabilità sismica del Palazzo, richiesta dall'Università, dopo le scosse di terremoto di questi giorni. Il sisma - Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) potrebbe essere la rottura di una nuova faglia all'origine del terremoto di magnitudo 5,8 avvenuto questa mattina nel modenese. Il sisma è avvenuto sul margine occidentale dell'arco di circa 40 chilometri attivato nel sisma del 20 maggio scorso. Allora le scosse più forti erano avvenute nella zona orientale. "Si temeva che con una struttura così complessa, potesse esserci spazio per altri terremoti di grande entità", ha detto il sismologo dell'Ingv Alessandro Amato. Solo stamattina si sono registrate 39 scosse in due ore e mezzo dopo quella devastante di magnitudo 5,8. In questo sciame, comunica l'Ingv, si segnalano quattro scosse per la loro intensità: magnitudo 4 alle 9,07 (quattro minuti dopo la prima); 4,1 alle 9,10; 4,5 alle 10,25; 4,7 alle 10,27; 4,2 alle 10,40. Trema anche il sud - Ma trema anche il sud Italia. Stanotte una scossa sismica è stata le province di Cosenza e Potenza. Dalle verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del Dipartimneto della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia il terremoto è stato registrato alle ore 00.51 con una magnitudo di 2.8. Guarda il video della scossa su Libero Tv