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Ah già, la giustizia

La questione-Berlusconi non riguarda solo il Cavaliere, ma pure il Pd e il futuro dell'Italia. Eppure Bersani tra i suoi 8 punti non parla nemmeno di processo penale

Giulio Bucchi
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di Filippo Facci Facciamo pure che l'andazzo non ci piaccia, facciamo pure che la marcia del Pdl sul Tribunale sia parte di quel meccanismo che in vent'anni ha trasformato i garantisti e i liberali - da minoranza prestigiosa che erano - nella minoranza sputtanata che sono.  Dall'altra però che cosa abbiamo? Abbiamo un Pd che, nei suoi famosi otto punti, non cita neppure il processo penale. Non-lo-cita. Non è che semplicemente la sinistra è in disaccordo col centrodestra sul fatto che i magistrati siano parte del problema Giustizia così come i politici, per esempio, fanno parte del problema politica; macchè: il Pd evidentemente pensa che tra i problemi del Paese non ci siano il processo penale e civile, i tempi del giudizio, il bizantino sistema di impugnazioni, le farraginosità che bloccano tutto, gli abomini del sistema carcerario, le troppe leggi. Secondo il Pd, i problemi della Giustizia sono il conflitto d'interessi, il falso in bilancio e altri improvvisati ammiccamenti ai ragazzotti Cinque Stelle. Neppure una parola sulla Giustizia che danneggia l'economia e che scoraggia chiunque voglia investire in Italia. Niente di niente. Ecco, è questo che spaventa: che il Pd faccia il pesce in barile come se un caso Berlusconi non esistesse, come se non fosse lo specchio di niente, come se si trattasse ordinaria fisiologia giudiziaria verso un ricco e riottoso impunito, null'altro. Berlusconi pensa a se stesso, è vero. Ma anche noi.

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