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Emma, una cornuta di successo

Il triangolo ad "Amici": Belen le frega il ballerino ma piange solo Corona

Andrea Tempestini
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La vita è fatta di sfumature. Il manicheismo d'accatto, dove i buoni trasudano miele d'acacia e i cattivi ghignano avvolti in nuvole di zolfo, è roba da favolette della buonanotte. O, al massimo,  la visione del mondo di Mario Borghezio. Eppure, da qualche giorno sono preda della sindrome) di Hans Christian Andersen. Ho una lettura fiabesca della realtà. Più precisamente, da quando Novella 2000 ha sparato in copertina la notizia secondo la quale  Belen Rodriguez avrebbe mollato Corona per il fidanzato di Emma, il ballerino di Amici Stefano De Martino, con cui si esibisce in spettacolari prove danzanti durante il serale della trasmissione. (spettacolari nel senso che alla vista di lei che sculetta, i ballerini fanno piroette che manco i delfini quando gli calano il pesce azzurro col gancio). Bene. Non sono riuscita a farmi un'idea diversa da questa: in questa sorta di Dirty dancing di Cinecittà, Emma è la buona, Belen la strega cattiva, Corona il cattivo sfigato punito con la legge del contrappasso e Stefano De Martino il Dart Fener in calzamaglia. E vado a spiegare il perchè.  Emma Marrone non è solo una delle più grandi voci nel panorama musicale. È il più grande riscatto defilippiano in circolazione. È colei che ti fa assolvere Maria De Filippi da reati inaccettabili:  anni di tronisti trogloditi, corteggiatrici buzzurre e attori americani tra buste giganti e cornuti redenti, ridotti alla dignità di una spugnetta lavapiatti. Le riesci perfino a perdonare Rudi Zerbi. Perchè Emma le ha tutte, le virtù. Il passato da ragazza umile e il riscatto sociale, battezzato dal talento. Dal pulire le scale a dieci euro, a scendere le scale di Sanremo col vestito da migliaia di euro. La mancanza di divismi. Va a Sanremo con la Universal e la vedono al supermercato a comprare bottiglie d'acqua perchè non vuole caricare la casa discografica di inutili spese di frigobar. Racconta la sua battaglia vinta contro il tumore e lo fa con grinta e pudore, senza manfrine retoriche e copertine seriali. Finisce perfino ad Annozero  ed è evidente che le probabilità che un cantante di Amici finisca ospite da Santoro sono pari a quelle che Galeazzi entri in tisanoreica.  E poi c'è la sua storia d'amore con Stefano De Martino. Che poi è quello che me l'ha fatta amare di più, ‘sta ragazza. Perchè Emma, come molte delle donne migliori in circolazione, s'è scelta un tizio che in un mondo migliore non sarebbe degno neanche di passarle il decolorante col pennellino sulla ricrescita. Certo, c'è da dire che a lui piace vincere facile, visto che trovare un ballerino etero ad Amici è un po' meno probabile che trovare un tesoriere di partito onesto. E visto che lì dentro l'unica alternativa etero è Luca Dondoni, è anche chiaro perchè tutte finiscono per innamorarsi di lui. Emma si becca il suo primo paio di corna lo scorso anno, quando il ballerino ventiduenne  col fisico scolpito e l'aria vispa di un polpo sbattuto su uno scoglio la tradisce con tale Giulia, altra ballerina di Amici. E siccome il ragazzetto i clichè del maschio infame li rispetta tutti, non si accontenta di mollarla per una sciapetta qualunque, no, lo fa alla vigilia di Sanremo, dove Emma sta per debuttare. Nonostante ciò, Emma arriva seconda e Dart Fener in calzamaglia ci ripensa. Manda un sms a Giulia e la scarica. (questo è l'acme di tutti i clichè) E qui la nostra eroina smette di essere eroina e diventa una di noi. Anzi, una cretina come tutte noi. Ci ricasca. Certi maschi dovrebbero essere come la rosolia. Fatti una volta, una non dovrebbe riprenderseli. E invece non solo lei gli riapre la porta, ma dice ai giornali che l'ha perdonato. Lo assolve pubblicamente. Lo difende dai fan imbufaliti. Non puoi che amarla una così. Non puoi che riconoscerti nella sua beata ingenuità e pensare che quella che lei ha dato a Stefano si chiama seconda possibilità, perchè tu dai a un maschio mediocre la seconda possibilità di prendere la tua sensibilità e farla a fettine col coltello del sushi. Anzi. Della carne. Argentina, per la precisione. E qui entra in gioco Belen. Quella sexy a sua insaputa. Con gli spacchi inguinali a sua insaputa. Con le spalline che cadono a sua insaputa. E soprattutto, con la predilezione per maschi che sarebbero già di altre. A sua insaputa, ovviamente. E qui però, perchè Belen sappia almeno un paio di fondamentali, urge precisazione: non me la prendo con lei, perchè nel trappolone sciocco per cui se un uomo tradisce diamo la colpa all'altra non ci cado, però una cosina le va detta. Ma io dico, con tutti gli uomini al mondo che darebbero un polmone pur di dare asilo al volatile che ti sei tatuata, che te ne fai di un ragazzetto classe '89 che fino a poco fa le farfalle le rincorreva col retino nel parco con le altalene? Ma dico, dopo Corona, il video, i ricatti, le liti, ma un po' di sana voglia di normalità no? Io dopo quattro anni con Corona avrei solo voglia di uncinetto, tresette col morto e chihuahua in grembo, e questa continua a seminare casini che manco se avessero dato il ministero dell'economia al Trota, ne sarebbero successi tanti.  E infine c'è Fabrizio Corona. E qui perdonatemi ma mi viene da ridere. Cioè, pensare che il bullo tatuato che rischia di finire dietro le sbarre si sia fatto fregare la donna da un bimbominkia che si allena alla sbarra, è il ribaltamento comico di ogni finale di favola che si rispetti. Lui che strappava il figlio dalle mani della suocera e lo portava a Eurodisney, per la legge del contrappasso, ora vedrà le foto di Belen che porta a Eurodisney il fidanzato e gli compra lo zucchero filato. Lui che combatte con i punti della patente e Stefano  con i punti neri. Un uomo in bilico tra la gattabuia italiana e la gattamorta argentina. Un uomo che è di fronte a un'amara verità: Stefano De Martino non perdona, altro che Corona.  Come finirà la storia è difficile immaginarlo ma ve l'ho detto, sono in piena sindrome di Andersen lieto fine compreso, per cui la sensazione è che Emma abbia già la vittoria di Amici in tasca. Tra talento e solidarietà per l'accaduto è probabile che se oggi partecipasse al concorso “Miglior stallone da corsa ungherese” vincerebbe comunque. Io suggerirei ad Emma solo un paio di integrazioni alla favola. La prima è quella di vendicarsi dando al reuccio delle sforbiciate una bella sforbiciata a tradimento a quel ciuffo da pirla. La seconda è quella di non colpevolizzarsi per avergli dato una seconda possibilità, perchè  “Le sciocchezze smettono di essere tali se compiute da persone di giudizio”. Dal libro di Jane Austen “Emma”. di Selvaggia Lucarelli

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