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Quirinale, secondo scrutinio: altra fumata nera

Andrea Tempestini
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Si chiude la prima giornata di voto per l'elezione del presidente della Repubblica. Il risultato è una doppia fumata nera. La prima ha sorpreso per le dimensioni della bocciatura di Franco Marini, il candidato condiviso (ma non troppo) di Pd, Pdl e montiani. Scontata la seconda fumata nera dopo l'annuncio di Pd e Pdl: scheda bianca fino alla quarta votazione (a meno che nella notte tra giovedì e venerdì vengano raggiunti improbabili accordi). Molti consensi per il candidato grillino, Stefano Rodotà. Le operazioni di voto riprendono venerdì 19 aprile alle 10. Alle 9.40 è convocata la conferenza dei capigruppo. La quarta votazione potrebbe slittare a sabato: al momento la riunione congiunta dei capigruppo di Camera e Sanato aveva stabilito che si sarebbe proceduto a due votazioni al giorno, ma venerdì mattina un capogruppo potrebbe anche chiedere lo slittamento del quarto turno. Di seguito l'esito del primo e del secondo voto. PRIMA VOTAZIONE Il più votato è stato Franco Marini: 521 voti, 151  in meno del necessario. Si tratta di 321 in meno di quelli di cui, teoricamente, dispongono Pd e Pdl. Se da questo 321 ci togliamo i voti contrari (messi in preventivo) di Sel e Renzi, restano comunqe 229 voti in dissenso rispetto alla linea proposta. Ci sono insomma oltre 200 franchi tiratori: cifre mostruose che archiviano Marini (e soprattutto la linea di Bersani). Secondo più votato, Stefano Rodotà con 240 voti.  Il terzo più votato è Sergio Chiamparino con 41 voti, poi Romano Prodi con 14, Emma Bonino con 13, Massimo D'Alema e Giorgio Napolitano con 12, Anna Finocchiaro con 7 voti, Anna Maria Cancellieri con 2 voti, 18 voti dispersi, 15 schede nulle e 104 bianche. SECONDA VOTAZIONE Come previsto, il diluvio di schede bianche annunciato da Pd e Pdl, unito alla Lega Nord che ha disertato il voto, ha reso la seconda tornata poco più che un esercizio di stile. Le schede bianche hanno "stravinto": sono state 418. Il candidato più votato è risultato essere Stefano Rodotà, con 230 preferenze, segue Sergio Chiamaparino con 87 voti, Massimo D'Alema con 36, il candidato ufficiale del PD Franco Marini con 35 e Alessandra Mussolini 15. Romano Prodi, che potrebbe rientrare in partita dalla quarta votazione in poi, ha raccimolato 14 voti, seguito da Emma Bonino con 8 preferenze. Infine i voti simbolici a Sergio De Caprio (8) e Cosimo Sibilia (7). Rosy Bindi, invece, ha ottenuto 6 preferenze.

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