Berlusconi: siglato l'accordo con la Lega
"Habemus papam. Questa notte all'una è trenta ad Arcore è stato firmato un accordo tra noi e il Carroccio". E' questo l'annuncio che Silvio Berlusconi ha fatto ai microfoni di Rtl 102.5 spiegando che il patto è stato firmato da lui stesso per il Pdl e da Roberto Maroni per la Lega Nord. Il Cavaliere ha poi confermato che Maroni sarà candidato in Lombardia, mentre lui sarà "il leader della coalizione dei moderati. Il premier sarà da decidere ove vincessimo. Qualora vincessimo preferirei fare il ministro dell'Economia essendo stato in trincea molti anni". Da parte sua, il segretario federale della Lega Nord ha convocato una conferenza stampa questo pomeriggio alle ore 16 nella sala stampa della sede di via Bellerio a Milano. Di certo, pare, che Maroni sia riuscito a far inserire nell'accordo che il 75% delle tasse pagate dai cittadini lombardi resterà in Lombardia. L'annuncio di Berlusconi: guarda il video su LiberoTv Il simbolo e il premier - "Al prossimo comitato di presidenza", ha continuato il Cavaliere, "sarà deciso il simbolo che sarà quello del Pdl con sotto la scritta 'Berlusconi presidente', ovvero io sarò il leader del partito e sarò io, in caso di vittoria, a indicare il candidato premier che sarà scelto dal presidente della repubblica". Nei giorni scorsi era circolato il nome del ministro Corrado Passera come presidente del consiglio espressione del centro destra, ma Berlusconi lo esclude categoricamente: "Posso escluderlo nella maniera più decisa", ha ribadito ai microfoni di Rtl. "Io ho già indicato il mio successore e penso sarà ancora lui: Angelino Alfano", ha puntualizzato rispondendo in diretta a Roberto Calderoli che gli aveva chiestodi scegliere un candidato premier giovane. La replica è stata appunto: "Io l'ho già fatto, se vinceremo sarà Angelino Alfano ed io ministro dell'Economia". La replica della Lega arriva nel primo pomeriggio per bocca di Maroni, che rilancia: "Io propongo Giulio Tremonti". Meglio Alfano o Tremonti? Votate il sondaggio Pericolo comunismo in Italia - "Io riconosco lo stesso pericolo del '94: come allora oggi il pericolo è che al governo vada la sinistra, che si è mimetizzata sotto sigle diverse ma che sostanzialmente è ancora la sinistra di allora. C'è stata la speranza di Renzi, mal gliene incolse venire ad Arcore, ma attraverso la sceneggiata delle primarie Renzi è stato escluso da qualsiasi possibilità di incidere. Oggi abbiamo ancora una ideologia comunista, la più retrivia, e tutto il partito nelle sue espressioni più avanzate è ancora lo stesso, con lo stesso modo di trattare gli avversari e il pericolo grave che sentivo allora lo sento oggi". "Ingannati da Monti" - Quanto a Mario Monti, Berlusconi esclude ogni possibilità di accordo: "Io sono pronto al dialogo con tutti, ho una predisposizione al dialogo, ma la delusione nei confronti del personaggio è stata talmente grande che non credo ci possa essere alcuna possibilità di dialogo". Silvio Berlusconi dai microfoni di Rtl torna a rivolgere un appello agli elettori di votare in modo utile. "Agli italiani - spiega l'ex premier - dico di non dare il voto ad un piccolo partito perchè non serve a nulla, solo un partito con la maggioranza può cambiare l'architettura istituzionale e rendere il Paese governabile". Dunque, "se volete votare, Fini, Casini, Monti vuol dire che avete una simpatia per la sinistra e allora meglio dare direttamente il voto al Pd, ma io dico ai moderati di non disperdere il loro voto". Le parole di ieri di Mario Monti sull'Imu e sulla pressione fiscale svelano, secondo Berlusconi, "la realtà vera del personaggio: ci siamo fatti tutti ingannare da Monti". Poi spiega: "Monti era un presidente del Consiglio che andava di qua e di là, parlava tre-quattro volte al giorno ma era un Monti finto. Anche lui rientra nella categoria dei professori che vivono dentro un utero che li difende e guardano l'economia dal buco della serratura. Ora lui e' entrato dentro la politica politicante, quindi fa promesse". "Riorganizzo la PA" - "Ritengo che la mia esperienza sia la più giusta per mettere le mani nel calderone dell'amministrazione pubblica, che deve essere riorganizzata - spiega Berlusconi - dobbiamo rivisitare tutto l'assetto dello Stato e realizzare la rivoluzione liberale promessa nel '94, non siamo riusciti a farla ma ero in buona fede. Tuttavia - insiste Berlusconi - nessuno nelle condizioni attuali al Governo può realizzare nulla. Io ero un ottimo imprenditore, è impossibile che una volta passato al Governo sia diventato incapace. Nessuno può governare con l'attuale assetto, per questo va cambiato". Sì alle coppie gay - "Serve la maggioranza in Parlamento per cambiare il Codice civile", ha risposto Berlusconi alla domanda sulla possibilità di riconoscere diritti alle coppie di fatto comprese le coppie gay. "Io temuto in Europa" - In merito alla credibilità internazionale del suo governo, il Cavaliere ha detto: "Io in Europa ero temuto, non irriso". Per questo ha auspicato, "se vincessimo le elezioni, una commissione parlamentare per far luce su quello che ha portato a caduta del mio governo nel 2011''. Poi è tornato a criticare l'esecutivo tecnico guidato da Mario Monti: "I tecnici hanno fatto male al Paese, dopo un anno del loro governo tutti gli indicatori economici sono negativi". Un guerriero - "Sono disposto a tutto. Vado da Santoro perchè non ho paura di nessuna domanda. Sono un guerriero", ha detto Berlusconi a Rtl 102.5 dicendosi disponibile ad un confronto radiofonico con gli altri leader, anche con Monti. L'intenzione del Cavaliere è anche quella di andare in piazza e fare comizi.