Taranto, fulmine e tromba d'aria sull'Ilva: disperso un operai, molti feriti
L'Ilva ancora nella bufera: alla chiusura dello stabilimento si è aggiunto il maltempo. Una tromba d'aria e un fulmine sullo stabilimento hanno causato dei crolli e un dipendente, che era alla guida di una gru caduta in mare, risulta disperso. Nella tarda mattinata è stata ritrovata la gru, in mare, nei pressi del quarto sporgente del porto industriale. Era sotto venti metri, piena di fango. Dallo stabilimento si è levata un'enorme nube nera e delle fiamme altissime. Il bilancio, per ora, è di un operaio dell'Ilva disperso e di 24 feriti. Quattro operai dell'Ilva sono stati condotti nell'ospedale Santissima Annunziata di taranto per cure ed accertamenti; altri 20 operai sono stati medicati nell'infermeria dell'impianto siderurgico. La disgrazia è avvenuta poco dopo le 10 di mercoledì mattina: diversi i reparti evacuati. Ingenti i danni, mentre manca l'energia elettrica. La direzione ha disposto l'evacauzione dello stabilimento, mentre sul posto sono arrivate diverse ambulanze, mezzi dei vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Guarda il video \1: La terribile tromba d'aria che si è abbattuta sull'Ilva Guarda il video \2: scenari da incubo, la furia della tempesta su Taranto e l'Ilva La protesta - L'azienda fa i conti dei danni mentre gli operai chiedono la riapertura dello stabilimento. Obiettivo condiviso da sindacati e istituzioni: il governo sta predisponendo un provvedimento per rendere possibili gli interventi di risanamento previsti dall'Autorizzazione integrata ambientale. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha assicurato che il provvedimento (la forma giuridica è ancora allo studio) sarà efficace e subito operativo, anche perchè - ha spiegato in un'informativa alla Camera dei Deputati - bloccare la produzione ha conseguenze ambientali, oltre che sociali ed economiche. Clini ha puntato il dito su "operazioni intimidatorie" che hanno l'obiettivo di far chiudere gli impianti; non si può far finta di non sapere - ha fatto notare - che esiste una concorrenza a cui la fine dell'Ilva farebbe molto comodo. Ma Clini ha anche sottolineato gli effetti sociali dell'interruzione dell'attività, che è da irresponsabili sottovalutare. E proprio sulle conseguenze di una chiusura hanno parlato i leader sindacali: "una catastrofe" ha detto il leader della Uil Luigi Angeletti, "uno scenario che non è nemmeno possibile immaginare", ha affermato il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Intanto, gli operai dell'Ilva di Genova sono tornati in piazza; a Taranto, dopo lo sciopero di 24 ore di ieri, ci si prepara al vertice di domani per organizzare un presidio di lavoratori fuori Palazzo Chigi. Guarda il video\3: l'Apocalisse dopo la tromba d'aria Guarda la gallery della tromba d'aria che si è abbattuta su Taranto e sull'Ilva Danni allo stabilimento La tromba d'aria ha scoperchiato numerosi capannoni di diversi reparti del siderurgico, e un incendio (poi smentito dall'azienda) si è verificato nella zona dell'area a caldo. Crollate per il forte vento anche numerose gru nell'area portuale in uso all'Ilva, mentre gli impianti dell'area a caldo sono andati in blocco e i tecnici stanno mettendo in sicurezza, in particolare, il reparto ossigeno per scongiurare il rischio di esplosioni. Intanto tutti i lavoratori hanno abbandonato l'area dello stabilimento a bordo delle loro vetture, e la viabilità in direzione del capoluogo risultava particolarmente difficoltosa (sono stati segnalati diversi incidenti d'auto). La nota dell'Ilva - Ecco la nota con cui l'Ilva ha dato notizia del disastro: "Alle 10 e 30 circa tromba d'aria dal mare che è passata prima ai moli e poi sull'intero stabilimento Ilva. Crollati un Capannone all'imbarco prodotti e la torre faro, crollato il Camino delle batterie uno e tre. Si conferma che un dipendente, che era alla guida di una gru caduta in mare, risulta disperso. Al lavoro i sommozzatori di Bari. Tutte le emissioni dell'azienda sono sotto controllo".