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Monti pronto a fare il bis "Se serve al Paese ci sarò"

Il premier non esclude una sua candidatura se glielo chiedono gli italiani

Lucia Esposito
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Una nuova apertura al Monti-bis da parte del presidente del consiglio Mario Monti. Seppur tra mille precisazioni e preamboli il premier non eslcude una sua candidatura alle prossime elezioni, ma solo se glielo chiederà il Paese.  Insomma, il premier vuole continuare a governare per altri cinque anni senza però farsi eleggere. Lo ha spiegato lui stesso nel corso di un incontro a New York al Council on Foreign Relations, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu. "Non mi presenterò alle elezioni, non ce n'è bisogno perché sono senatore a vita", ha spiegato il premier". In un'intervista su Pbs il premier ha ammesso che "gli italiani sono stati   probabilmente sottoposti alla cura più pesante ed intensa che abbiano  mai avuto”. Lo dice il Premier Mario Monti intervistato da Charlie   Rose su Pbs. “Non sono soddisfatti delle singole misure che abbiamo  dovuto prendere ma sembrano avere fiducia nel governo”.   Una cosa che, secondo Monti, “è molto incoraggiante, non tanto per   l'esecutivo, quanto per il paese” e che conferma peraltro “quello   che ho sempre pensato: che gli italiani vengono considerati spesso un   popolo ingovernabile quando invece chiedono governo e governance”. Certo sarebbe meglio che non ci fossero evasori: "Il divieto di fumo viene rispettato dal 100% delle persone, mi piacerebbe che la stessa cosa avvenisse quando c'è da pagare le tasse".  Il Cav -  E su Berlusconi, Monti non ha dubbi: "Se il Cavaliere decidesse di correre sarebbe normale". Berlusconi è ancora "il presidente di uno dei principali partiti che appoggiano questo governo" e che è stato proprio Berlusconi "a scoprirlo", nominandolo commissario europeo. "Berlusconi è ancora là - ha insistito Monti - non è andato via, deciderà lui". Casini è pronto -  "Le liste che presenteremo alle elezioni chiederanno agli italiani di richiamare Monti in servizio effettivo permanente" ha annunciato Pier Ferdinando Casini. Monti, ha specificato il leader Udc, "non è un patrimonio della  mia lista o del mio partito. Sarebbe un atto di appropriazione indebita". Per questo, ha aggiunto, "mi auguro che anche altre forze politiche" a partire da quelle della strana maggioranza "indichino   anche loro" la strada del Monti bis.  Berlusconi e Bersani - Sulla probabilità di un Monti-bis, si sono espressi anche Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi. Il primo ha ribadito che secondo lui l'esperimento Monti deve chiudersi nel 2013 e non andare oltre; Berlusconi invece, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle dichiarazioni del Presidente del Consiglio, ha detto: "Ci devono ancora essere le elezioni".

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