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Cina, dopo due settimane di giallo si rivede in pubblico il futuro presidente Xi Jinping

Il vicepresidente e prossimo leader è tornato a farsi vedere in occasioni ufficiali. Negli ultimi giorni si era parlato di malattia gravissima e di dissidi interni al partito comunista

Giulio Bucchi
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Il vicepresidente cinese e futuro presidente designato Xi Jinping è ricomparso in pubblico sabato mattina dopo due settimane di assenza che avevano alimentato ipotesi e speculazioni su una possibile crisi ai vertici del governo di Pechino. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua, Xi Jinping ha visitato la China Agricultural University di Pechino in occasione di una ricorrenza accademica: le foto diffuse dall'agenzia mostrano il leader sorridente e in buona salute, almeno in apparenza.  Il giallo continua - Il 5 settembre scorso il vicepresidente aveva annullato alcuni incontri diplomatici di alto profilo con il Segretario di Stato Usa Hillary Clinton, con il primo ministro di Singapore Lee Hsien Hong e con una delegazione russa. Cinque giorni dopo, nuovo vertice cancellato, stavolta con la premier danese Helle Thorning-Schmidt. L'assenza di quasi due settimane e il silenzio del governo e della stampa ufficiale avevano generato sui social network cinesi e sui media stranieri una valanga di voci allarmistiche in merito alla sorte del leader: negli ultimi giorni si era ipotizzato che Xi Jinping fosse stato vittima di un violento mal di schiena, di un infarto, di un cancro al fegato, o addirittura di un attentato. Da sempre il governo cinese mantiene il riserbo più assoluto sui meccanismi di decisione politica e perfino sullo stato di salute dei leader, ma negli ultimi mesi questa scarsa trasparenza ha fatto sprofondare Pechino in un clima di sospetto e paranoia: nel giro di qualche settimana il Partito comunista si dovrà riunire per il Diciottesimo Congresso della sua storia, nel corso del quale indicherà la nuova leadership alla guida della Cina per i prossimi dieci anni. Dopo il caso di Gu Kailai - la moglie del potentissimo ex leader Bo Xilai, giudicata colpevole dell'omicidio dell'uomo d'affari britannico Neil Heywood - e altri scandali che nell'ultimo anno hanno caratterizzato la vita politica cinese, la transizione potrebbe rivelare nuovi colpi di scena. 

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