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Pisapia apre a spese nostreun centro sociale a Betlemme

Giuliano Pisapia

Finanziato a gennaio con 30mila euro per un ritrovo Arci in Palestina: nei territori il sindaco arancione di Milano promuove la causa palestinese

Andrea Tempestini
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di Massimo Costa La missione di Pisapia in Medio Oriente fa tappa nel circolo Arci di Betlemme finanziato con i soldi del Comune di Milano. Dopo la prima giornata di visita alla Gerusalemme israeliana, infatti, ieri la delegazione di Palazzo Marino ha dedicato la sua giornata alla Palestina: tra le tappe in programma, anche il «centro di aggregazione giovanile» per adolescenti gestito nella città della natività dall'associazione arcobaleno foraggiata dall'avvocato di Sel.  A gennaio, la pioggia di contributi stanziati da Palazzo Marino per la Palestina - oltre 200mila euro in una sola riunione di giunta - comprendeva anche i 30mila destinati alla «promozione dei diritti palestinesi attraverso il sostegno al Centro Ipcp». La regia del centro ricreativo è stata affidata proprio agli amici dell'Arci, una delle associazioni che ha sostenuto Giuliano Pisapia fin dalla campagna elettorale. Nella stessa realtà, lavorano anche alcuni cooperanti internazionali votati anima e corpo alla «causa palestinese». Proprio il presidente milanese dell'Arci, Emanuele Patti, è stato al fianco del sindaco durante la visita al centro. il filo arancione che lega i vertici del Comune all'Arci comprendono anche il contestato contributo da 120mila euro speso per l'organizzazione della «settimana della cultura palestinese», la kermesse in programma a ottobre che - ovviamente - vede tra gli organizzatori proprio l'Arci. Il rischio, paventato da numerosi esponenti dell'opposizione, è che la rassegna «Philastiniat» si risolva nell'ennesimo ritornello pro-Hamas e anti-Israeliano. Per il momento, il programma della rassegna resta un mistero, come è stato per giorni il viaggio istituzionale del sindaco: invitato in Israele dalla comunità ebraica milanese, il sindaco ha aggiunto anche una visita alle istituzioni dei territori occupati. «Attraverso i progetti di cooperazione già avviati» ha detto il sindaco, «Milano si impegna ad essere vicina a Betlemme in uno spirito di amicizia per la sua gente». Oltre al sindaco di Betlemme Vitor Batarseh, cristiano indipendente eletto con i voti di Hamas, il sindaco ha voluto incontrare anche i «referenti della settimana palestinese a Milano». Tradotto: i rappresentanti dell'Arci, imepgnati a «promozione dei diritti dei minori palestinesi» grazie ai fondi spediti da Palazzo Marino. Ieri il sindaco ha «premiato con degli attestati» il lavoro svolto nell'Italian Palestinian Cultural Point (Ipcp). L'Arci, in dodici mesi, ha ottenuto fondi anche per organizzare il carnevale, animare i pomeriggi degli anziani rimasti in città ad agosto, suonare festival di musica calabrese. Le polemiche sul viaggio in Medio Oriente erano cominciate prima della partenza: il consigliere Fli Manfredi Palmeri, infatti, ha rifiutato l'invito a partecipare in polemica con la «scarsa chiarezza» del programma. Fabrizio De Pasquale, consigliere Pdl partito con Pisapia e l'esponente Pd Ruggero Gabbai, smorza i toni: «La visita è istituzionale. Naturalmente c'è chi come me vede Israele come l'unica democrazia dell'area e chi, come l'attuale maggioranza, è più vicina alle istanze dei palestinesi».

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