Monti dice no a Casini, ma c'è già la squadra
Pierferdy ha pronta la "Lista Italia": Passera, Marcegaglia, Riccardi e non solo. Anche imprenditori nel possibile governo marca Udc
Mario Monti gli dice no? Nessun problema, in attesa di convincere il premier, Pierferdinando Casini ha già pronta una rete. Più che di sicurezza, si tratta di una serie di nomi forti, anche del governo tecnico, per formare l'esecutivo del 2013. Sono tutti passati dalla festa del'Udc di Chianciano, applauditi dalla platea ma soprattutto blanditi dai leader centristi. Dal ministro dello Sviluppo Corrado Passera (che dopo il suo intervento alla festa del partito ha chiesto al segretario "Come sono andato?" ricevendo un entusiastico "Alla grande!") all'ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia (Rocco Buttiglione l'ha addirittura bollata "il nostro Monti in gonnella"), e poi altri esponenti politici e non, tutti papabili protagonisti della "Lista Italia". "Lista Italia", ispirata dalla scelta dell'Udc di togliere dal proprio simbolo il nome "Casini" preferendo un ecumenico "Italia". Quella che fino a poche ore fa si chiamava Cosa bianca da domenica sembra aver trovato anche una casa, rigorosamente centrista. Per ora è un cantiere aperto: ci saranno, come detto, il ministro dello Sviluppo e la Marcegaglia, che potrebbe portare con sé anche alcuni imprenditori "d'area", a cominciare da Diego Della Valle e Luigi Abete. "Dopo Monti c'è Monti", ha tuonato dal palco Casini. Il prof l'ha delicatamente smentito ("Il governo tecnico è un episodio limitato nel tempo"), ma ciò che conta è che nel progetto di governo di Pierferdy magari non ci sarà Monti ma di sicuro molti suoi pupilli: innanzitutto, l'ex rettore dell'Università Cattolica di Milano Lorenzo Ornaghi, ministro dei Beni culturali, Corrado Clini, l'onnipresente Andrea Riccardi. E occhio anche a sorprese come l'ex An e ora al Pdl Renata Polverini: la governatrice del Lazio potrebbe segnare un colpo importante a favore di Casini, spezzando qualche equilibrio nel centrodestra.