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Alcoa, allarme per pacco sospettoI lavoratori: non c'entrano con noi

Gli aritficieri della Polizia sono al lavoro per verificare il contenuto dell'involcuro

Lucia Esposito
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Niente gelatina o altro materiale esplosivo, nessun detonatore: gli 8 candelotti fatti ritrovare sotto al traliccio dell'Alcoa erano innocui, ossia non potevano assolutamente esplodere. Si è trattato quindi solo di un atto dimostrativo, simulato nei minimi dettagli. E' quanto hanno potuto accertare gli artificieri della polizia che, dopo una segnalazione telefonica arrivata all'Ansa, avevno trovato l'involucro contenete i candelotti davanti a un traliccio di Terna vicino allo stabilimento Alcoa di Portovesme (Sulcis). Il ritrovamento è avvenuto ai piedi di un traliccio, i candelotti erano legati insieme quattro a quattro e collegati con fili elettrici a una scatola metallica, gli involucri erano sistemati a due dei lati del traliccio.  L'involucro è stato trovato a poca  distanza dallo stabilimento Alcoa di Portovesme. La segnalazione di esplosivo   all'impianto dell'Alcoa di Portovesme, arrivata questa mattina con una  telefonata anonima, "non ha nulla a che vedere con la protesta dei   lavoratori, lo eslcudo". Lo ha detto all'Adnkronos Giovanni Matta,  responsabile attività produttive della Cisl Sardegna. "Il livello di tensione sta salendo - prosegue il sindacalista -  e di pari passo aumenta il rischio che gruppi di opportunisti si   infilino nella protesta pur senza avere niente a che vedere con la   lotta che in modo più che dignitoso stanno portando avanti i   lavoratori. Mi auguro che le verifiche della polizia diano esito   negativo".   Quanto al rischio di infiltrati alla manifestazione di lunedì a  Roma, aggiunge: "Vogliamo che sia una manifestazione tranquilla e   faremo di tutto perchè ci sia un accurato servizio di ordine interno   che eviti disordini. Siamo fiduciosi che, nel solco della tradizione   della Cgil, Cisl e Uil, i lavoratori sapranno come comportarsi".      

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