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Casini, via il nome dal simbolo dell'Udc

Al posto del nome del leader ci sarà la parola "Italia"

Lucia Esposito
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  Pierferdinando Casini, leader dell'Udc, ha deciso di togliere il proprio nome dal simbolo del partito: sullo scudocrociato ci sarà la scritta "Italia". L'annuncio arriva a poche ore dalla convention di Chianciano e, ovviamente, fa molto discutere. Per molti la scelta di Casini è solo una mossa da campagna elettorale. Un segnale chiarissimo, quello di Pierferdinando: mettere da parte i personalismi per contribuire alla creazione di un grande centro. Progetto ambizioso, che va oltre quell'embrione di grande centro messo messo in piedi un po' a casaccio un paio d'anni fa in Parlamento e mai decollato nelle urne. Tra Fini e Rutelli, ex Pdl ed ex Pd erano e sono troppe le divergenze. Quel "Italia" su sfondo bianco e rosso è segnale fin troppo succulento per tutti i nostalgici della Dc. Forse, la Cosa Bianca, ha trovato un simbolo che accontenti tutti. La convention - Non a caso la convention di Chianciano (che si aprirà oggi pomeriggio, venerdì 7 settembre, con l'intervento del segretario Lorenzo Cesa e si chiuderà domenica mattina 9 settembre con lo stesso Casini) reca il pomposo titolo "Le primarie delle idee per la rinascita dell'Italia" e vedrà sfilare per tre giorni diversi ministri del governo Monti, quasi un Meeting di Cl bis: da Corrado Passera ad Andrea Riccardi, da Lorenzo Ornaghi a Mario Catania, da Corrado Clini a Filippo Patroni Griffi. Non mancherà Emma Marcegaglia che a Chianciano è stata ospite anche lo scorso anno nella veste di presidente di Confindustria. Presente anche Gianfranco Fini, mancherà invece Francesco Rutelli: come dire, quel che resta del fu Terzo Polo.   

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