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Nasce l'albo degli striscioni, niente stadio per quelli violenti

Solo quelli registrati online potranno essere ammessi. L'iniziativa intende disciplinare il tifo e la violenza nel calcio

Andrea Facchin
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Continua la battaglia contro la violenza negli stadi. L'Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive ha approvato un manuale che detta una serie di regole per l'organizzazione delle partite. Punti fondamentali sono le modalità di accesso dei tifosi alle partite, la vendita dei biglietti, la tessera del tifoso e, in ultimo (ma non per importanza), la nascita di un albo online dove dovranno essere registrati tutti gli striscioni preparati per i vari incontri. Allo stadio potranno quindi accedere solo quelli inclusi nell'albo; porte chiuse, invece, per tutti i clandestini. L'iniziativa intende ridurre le lunghe pratiche burocratiche precedenti, facilitare i tifosi e dare anche impulso maggiore alle trasferte. Per ora, l'Osservatorio ha contato richieste per oltre 350 striscioni riferibili a 41 società, di cui nove già pubblicati sul sito (www.osservatoriosport.interno.it). Il completamento è previsto per la ripresa del campionato di serie A. Gli obiettivi - Sicurezza negli stadi prima di tutto: questo è lo scopo principe dell'iniziativa, come spiega l'Osservatorio del Viminale in un comunicato: "Le iniziative in agenda tutte ispirate da principi di inclusività e miglioramento dell'organizzazione della sicurezza negli stadi per aumentare la percezione di sicurezza degli spettatori, nascono dai positivi risultati ottenuti nell'ultima stagione che confermano il trend positivo, ormai consolidato, dell'abbattimento degli episodi di violenza".  

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