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Il patto della Mortadellaper portare Prodi al Colle

Romano Prodi

Andrea Tempestini
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  "Il Porcellum che porta la Mortadella al Quirinale: poi dicono che la politica non ha il senso dell'ironia. Che si vada al voto con l'attuale sistema elettorale, del quale tutti parlano male ma che in fondo fa comodo a tanti, è evento ogni giorno più probabile, visto come (non) procedono le trattative per cambiare la legge. Mentre l'approdo di Romano Prodi sul Colle al momento è il disegno di una parte dello stesso Partito democratico e degli alleati di Sel, riconoscenti al Professore per averli portati al governo quando stavano in Rifondazione Comunista e carichi di sensi di colpa per come lo hanno trattato (la storia dello scorpione e la rana rende bene l'idea). Dice Nichi Vendola: «Ho fatto cadere Prodi? Possiamo riparare proponendolo per il Quirinale». Alza la mano Rosi Bindi: «Io sono stata la prima a dirlo». Chiosa la maestrina Anna Finocchiaro (una che al Quirinale ci si è sempre vista bene): «Vedremo. Non consumiamo nomi». La candidatura è lanciata e a sinistra ci credono, divisi tra ci spera e chi la teme", spiega il vicedirettore di Libero, Fausto Carioti, su Libero in edicola oggi. E' stato firmato un patto della mortadella, il cui obiettivo è portare Prodi sul Colle. Il Pd in parallelo alza la posta per far saltare l'accordo sulla legge elettorale. E il Professore di Bologna si frega le mani: infatti il Porcellum sembra fatto apposta per spedirlo dritto dritto al Quirinale. Leggi l'approfondimento di Fausto Carioti su Libero in edicola oggi, mercoledì 5 settembre  

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