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Moody's rivede al ribasso l'outlook dell'Unione Europea

Lucia Esposito
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  L'agenzia di rating Moody's ha rivisto al ribasso le prospettive sul rating di lungo termine dell'Unione europea, declassando il giudizio da stabile a negativo e ha spiegato che la mossa riflette le prospettive negative dei Paesi che danno un contributo maggiore al bilancio dell'Ue (Germania, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi). Moody's ha invece mantenuto la tripla A dell'Unione europea, spiegando che le motivazioni fondamentali per l'assegnazione del rating più alto sono sostanzialmente rimaste invariate. Le nuove stime sulle perdite   annunciate da altre tre grandi banche italiane (Montepaschi, Ubi e   Bpm, dopo Intesa e Unicredit) mostra come la qualità degli asset dei  nostri istituti sta peggiorando in uno scenario di recessione che   inciderà anche sui profitti "già deboli".  Aumento della disoccupazione in Italia E' l'analisi fornita oggi   dall'agenzia Moody's nel suo Credit Outlook settimanale in cui   sottolinea il calo del 2% registrato a giugno dai prestiti su base   annua, che "indica come le banche hanno cominciato a ridurre la leva   finanziaria, sono più ostili al rischio mentre la domanda di prestiti  va calando".    In questo scenario, aggiunge Moody's, "gli indicatori della   qualtià degli asset vanno calando anzichè crescere come sta   avvenendo in Spagna". Per l'agenzia, comunque, le banche italiane   hanno "giocato d'anticipo" sulla nuova recessione e hanno migliorato i  livelli di capitale con un rapporto Tier1 salito al 10 % a fine   dicembre 2011 dall'8,9 di fine 2009.    Alla luce delle "sfide che aspettano l'economia italiana"   Moody's - che prevede un aumento della disoccupazione nel nostro paese  - stima pertanto un ulteriore peggioramento degli asset e dei profitti  per le nostre banche e una prosecuzione del processo di 'deleveragè   fino a quando continueranno i problemi di finanziamento.  

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