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Aldo Grasso lo ha beccato: Formigli nasconde la sua piazza (in testa)

Corrado Formigli

Il look del conduttore di La7: barba lunga per distrarre dal capello in via di estinzione. Sarà lo stress per l'arrivo di Santoro?

Andrea Tempestini
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di Selvaggia Lucarelli Poi dicono le donne. Prendete l'editoriale di ieri di Aldo Grasso, leggete cosa scrive sull'esordio di Corrado Formigli col suo Piazza pulita su la 7 e assisterete alla versione letteraria della celebre rissa tra Aida Yespica e Antonella Elia all'Isola dei famosi in cui l'una dava della cessa all'altra e in fase di azzuffamento,  era tutto un coreografico zampillare di extension in aria. Barba sospetta contro la calvizie Ecco nella gallery chi ci è cascato Perchè diciamolo. A Grasso, di scrivere della trasmissione, importava ben poco. Non per niente, ha fatto tutto un cappello iniziale snocciolando una fredda lista di argomenti trattati nel programma, da Taranto al Sulcis, per poi arrivare dritto al punto. Alla questione che più gli stava a cuore. Al nodo centrale, quello che dà la famosa linfa al dibattito,  sul debutto del buon Corrado a la 7. Questo: «..ci si salva solo con la cara, vecchia fisiognomica: invece che stare attenti alle parole che gli ospiti non si fanno mai mancare, basta osservare con attenzione la loro faccia. A proposito di faccia: per darsi coraggio e mascherare l'incipiente calvizie, Formigli si è presentato con la barba di qualche giorno». Cioè, quel pover'uomo di Formigli ha passato due ore a moderare un dibattito tra minatori che si seppelliscono sotto terra per protesta, Taranto, attacco al Colle e aziende in crisi dopo il terremoto in Emilia e arriva Aida Grasso e gli dice «Zitto tu che hai la cellulite». Arriva Aldo Elia e gli strappa le extension. Anzi no, gli suggerisce di mettersele, visto che, tocca dar ragione a Grasso,  sulla testa di Formigli la distanza tra un capello e l'altro è più o meno quella tra l'Opus dei e l'Arcigay. Ora. Quello di Aldo Grasso è uno di quei colpi bassi che ti aspetti da una donna e che invece arriva dal più noto critico televisivo italiano. E io, da donna, godo come un riccio, perchè a furia di depilazioni, tinte mogano e cremine antirughe, l'evoluzione maschile ha finalmente raggiunto l'involuzione femminile nel suo livello più infimo: il ricorrere alla classica bordata becera sul piano estetico che ci si spara tra donnette invidiose e con l'ormone isterico. Finalmente, amiche donne, siamo in buona compagnia. E Aldo Grasso, amici uomini , vi ha fatto da apripista. Succede quindi che, televisivamente parlando, ora si aprono scenari interessanti. Già mi vedo giornalisti e conduttori abbandonare la strada del «Sei fazioso!», «Sei raccomandato!», «Sei bollito!», per passare a quella più verace del «C'hai la panza!», «Sei più peloso di un kiwi!», «C'hai una chierica che manco San Pietro con le chiavi!».   Tanto per cominciare, aspettiamo trepidanti la risposta di Formigli. Voglio dire, mi auguro che all'accusa di avere un programma il cui titolo, Piazza pulita, sia ispirato alla piazza lucida che ha sulla testa, il buon Corrado risponda a Grasso con argomenti sullo stesso livello. Che non si elevi. Che non si chiuda in un silenzio diplomatico. Che dica al nostro Aldo qualcosa del tipo: «Se proprio vogliamo scomodare la fisiognomica, dottor Grasso, i suoi tratti somatici, la palpebra calante e quell'aria perennemente torva, suggeriscono l'idea che se lei non avesse scritto di tv, probabilmente sarebbe un serial killer con i corpi di Fazio e Saviano seppelliti nel suo giardino sotto il salice». Che poi, a dirla proprio tutta , questa faccenda che uno si faccia crescere la barba per dissimulare la calvizie io non la trovo un granchè convincente. Ho guardato e riguardato le foto di Oscar Giannino e nonostante la barba selvaggia, non è che tricologicamente parlando, mi faccia l'effetto Cristicchi. E inoltre, aggiungerei che con la prospettiva di una staffetta su la 7 con Michele Santoro in cui i loro programmi si alterneranno ogni otto puntate circa e (pare) accadrà che chi fa più ascolti si conquisterà il posto in palinsesto, è pure tanto che a Formigli sia venuta solo un'alopecia e non un'angina pectoris fulminante. A proposito di Santoro. Anche lui, qualche tempo fa,  ha subito la gogna di passare da Servizio pubblico al Pubblico ludibrio, quando si è presentato in tv con la tinta biondo Marilyn e a questo punto spero vivamente che quest'anno passi a un color punteruolo rosso per leggere poi il corsivo di Grasso o il battibecco con Filippo Facci, che sarà a sua volta accusato da Vauro di farsi le meches californiane con la cuffia. Un altro vanesio che rischia di brutto è Gad Lerner. Non so se avete visto la sua recente evoluzione finto trasandato-finto radical chic, ma ormai l'Infedele è infedele al rasoio, alle forbici e apparentemente pure a shampoo e sapone, per cui al primo tafferuglio qualcuno lo accuserà di non toccare un doccia schiuma da quando ha lasciato Lotta continua. I detrattori di Mentana potrebbero suggerirgli di mollare una volta per tutte la direzione del tg  per sostituire Afef come testimonial della linea Ricci perfetti, quelli di Alessio Vinci di tentare con un taglio di capelli leggermente più moderno delle piramidi di Giza, quelli di Paragone di togliere dalle giacche l'imbottitura delle spalline di Lady Gaga e infine, c'è chi si chiederà se dal lancio delle monetine a Craxi nel '93, Minoli venga conservato in un camion frigo Sanson, visto che ha sempre la stessa faccia e le stesse camicie da vent'anni. Insomma. Aldo Grasso ha aperto le danze dell'accusa becera, ora tocca agli altri. Noi donne siamo già sedute sul nostro divano migliore coi popcorn, aspettando che Formigli, da uomo ferito qual è, molli Piazza pulita, si tagli la barba, si faccia crescere i pochi capelli rimasti buttandoli da una parte a coprire la pelata e sostituisca la Gabanelli nella nuova versione di Report: Riport(o). È la nuova frontiera del giornalismo vanesio, vedrete.

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