Corriere e Sole votano per il governo dei professori
Folli sul foglio di Confindustria: "Nel 2013 i moderati montiani decisivi". De Bortoli su Twitter: "Giusto, non sono ancora rappresentati". Scattata la volata per il Mario-bis
Due tweet rapidi rapidi per scoprire le carte in tavola. Se ancora ce ne fosse bisogno, il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli sottolinea come nel 2013 il destino politico dell'Italia dipenda dai "moderati montiani", quell'area che va da Casini fino a Bersani, europeista e in linea con la politica del governo tecnico. "Ha ragione Folli sul Sole 24 Ore: c'è un'area moderata, montiana - scrive De Bortoli, che appare senza sintesi politica, ma dalla quale dipende l'esito del 2013". Poche parole, ma ben calibrate: salvo imprevedibili divorzi, l'opinione di @DeBortoliF sarà quella del Corrierone: inizia la lunga volata per un governo-bis dei professori, con coalizione mista al seguito. "Né gaffe né provocazione" - De Bortoli lo cita, e dunque è bene ricordare alcuni stralci dell'editoriale di Stefano Folli sul foglio di Confindustria. Si parla dell'intervista-polverone di Mario Monti al Wall Street Journal, quello del "Senza di me lo spread sarebbe a 1.200 punti" che tanto ha fatto arrabbiare Berlusconi e il Pdl. "Dal premier né una gaffe né una provocazione", mette subito in chiaro Folli. "Monti è consapevole di essere il punto di riferimento di un'area europeista (qualcuno la definisce moderata) convinta che non sia possibile deragliare dalla via intrapresa e determinata ad andare avanti sulla strada del risanamento". "Area moderata" - Quell'area "non è rappresentata politicamente come dovrebbe". La corsa al centro vede come nume tutelare Monti, con il "contenitore in ebollizione" del centrodestra post-berlusconiano (anche se Silvio Berlusconi, ad oggi, è ancora in lizza...) tagliato fuori da questi disegni. Così come, questo lo aggiungiamo noi, Nichi Vendola, che con il suo Sel un giorno sì e l'altro pure lancia strali contro le politiche montiane minacciando di cancellarle con un colpo di spugna una volta al governo. Più che "grande coalizione", sottolinea Folli, nel 2013 ci sarà un'alleanza tra l'Udc di Casini e il Pd di Bersani. Probabilmente è d'accordo anche De Bortoli, visto che qualche minuto dopo su Twitter si sbilancia nuovamente plaudendo alla proposta sul debito dei democratici Amato e Bassanini: "E' positiva. Interessante l'incentivo fiscale per favorire la sottoscrizione di titoli lunghi". Come si dice? Due indizi fanno una prova?