Sicilia, Lombardo lascia. Ma prima prova il blitz-poltrone: ultima raffica di nomine
Alle 16 il governatore dirà addio ma la sua giunta ha provato ad assegnare una dozzina di posti agli "amici". Colpaccio sventato in extremis
Oggi, verso le 16, dopo circa quattro anni e mezzo di governo il presidente della Sicilia Raffaele Lombardo annuncerà le sue dimissioni e già si parla di possibile voto a fine ottobre. Ma stamattina in Commissione Bilancio non è stato trovato l'accordo sui tagli proposti dalla Regione sul personale, sulle auto blu, sui buoni pasto e sulle spese. Gaetano Armao, assessore all'Economia, ci rinuncia: "La classe politica regionale è incapace di affrontare le emergenze". È l'ultima beffa.