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Di Pietro all'attacco: "Monti e Napolitano peggio di Berlusconi"

Casini e Veltroni prendono le distanze: è indecoroso

Eliana Giusto
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   Antonio Di Pietro anche questa volta ci va giù pesante. E torna a criticare duramente il presidente del Consiglio Mario Monti per il ricorso continuo alla decretazione e alla fiducia, e il Capo dello Stato Giorgio Napolitano per non averlo fermato.   "La nostra Costituzione tramortita dalla prepotenza di chi avrebbe tanta voglia di assolutismo, ossia di comprimere la potestà delle Camere. Era la voglia conclamata di Berlusconi. Pensavamo d'aver raggiunto l'apice. Ci siamo sbagliati: sottovalutavamo Monti-Napolitano" hanno scritto l'ex pm e Luigi Li Gotti in un post sul sito del laeder dell'Idv. "Contro il Parlamento" - Per sbarazzarsi della Costituzione, continua Di Pietro, "hanno trovato l'articolo adatto, il 77: in casi straordinari di necessità e di urgenza, il governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge". Ma, scrivono, “ci sarebbe un ostacolo: è il presidente della Repubblica che è chiamato a vigilare sulla straordinarietà della necessità e urgenza. Bella cosa così. Sennonché ormai accade, con frequenza bisettimanale, che il governo ricorra al decreto e il presidente della Repubblica verifichi, bisettimanalmente, che vi siano i requisiti di straordinaria necessità e urgenza". Risultato: “Essendo previsto il termine di sessanta giorni per la conversione dei decreti da parte delle due Camere, il governo puntualmente pone la fiducia e così strozza il dibattito parlamentare. Sotto la scure della minaccia-fiducia, infatti, il Parlamento vota quella che in verità è una sfiducia con ricatto. Bella la democrazia parlamentare, vero?". Le reazioni - Un attacco “indecoroso e insopportabile” per Walter Veltroni. "Credevamo di averle viste già tutte, ma stavolta Di Pietro si supera nella gara delle offese”. In un momento in cui "il paese vive una situazione di estrema gravità. Di Pietro evidentemente pensa ad altro e insulta il Presidente de Consiglio che sta cercando di fronteggiare la drammatica crisi che certo non è stata da lui prodotta, e il Capo dello Stato che si è dimostrato vero garante della Costituzione". Ironizza invece Pier Ferdinando Casini su Twitter: "Ho sempre pensato che Di Pietro fosse il più nostalgico di Berlusconi. Oggi ne sono sicuro. Della serie: meglio Silvio di Monti e Napolitano”.  

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