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Lascia la Milano di Pisapia e sbotta: "Basta con la sinistra snob"

Per lanciare la nuova collezione la stilista sceglie Parigi: "In certi intellettuali nostrani c'è ancora diffidenza verso la ricchezza e il fascino che viene dal denaro"

Andrea Tempestini
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"Se ho chiamato la mia gatta Miucciaprada, un motivo ci sarà. Non è solo il manto striato e anonimo che ricorda i momenti più dimessi nel portfolio della nota stilista. Ci sono anche comunanze caratteriali. L'ombrosità che porta una a nascondersi sotto il divano e l'altra a nascondersi durante le sue stesse sfilate. O il miagolio insistente quando si vorrebbe la ciotola piena di croccantini". A Miuccia Prada, quella umana, i croccantini non credo piacciano. Lei desidera una cosa difficile da ottenere: un mutamento nella mentalità cristallizzata della sinistra. Così ieri, sulle pagine di Repubblica in cui veniva interrogata da Natalia Aspesi, Miuccia Prada riprendeva il miagolio insistente con cui minaccia di lasciare Milano per traslocare a Parigi, perché qui da noi «non siamo presi sul serio, additati come simbolo di frivolezza»", spiega Tommaso Labranca su Libero in edicola oggi. Insomma, siamo nel bel mezzo di una polemica tra radical-chic, e Miuccia Prada lascia Milano. Il motivo? "Basta con la sinistra snob", quella di Giuliano Pisapia, per intendersi, il sindaco arancione a cui hanno appena bocciato l'Area C. E così per lanciare la nuova collezione la stilista sceglie Parigi. E tuona: "In certi intellettuali nostrani c'è ancora diffidenza verso la ricchezza e il fascino che viene dal denaro". Leggi l'approfondimento su Libero in edicola oggi, sabato 28 luglio

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