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Monti: "Lo sperad? Dipende dai dubbi sullo scudo. Basta con i veti"

Andrea Tempestini
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  L'Italia, al pari della Spagna, è sotto attacco: lo spread vola, la Borsa precipita, il Paese rischia di tracollare. E il premier Mario Monti rompe gli indugi e attacca: "E' ovvio che c'è grande nervosismo sui mercati, ma per motivi che hanno poco a che vedere con problemi specifici dell'Italia ma piuttosto con notizie, dichiarazioni o indiscrezioni sull'applicazione delle decisioni del Consiglio Ue che riguardano lo scudo antispread". Così il professore al termine dell'incontro con il Presidente della federazione russa, Vladimir Putin: un attacco frontale alla linea del rigore di Angela Merkel e della Germania, che indugiano sull'applicazione dello scudo, in attesa della (lontanissima) sentenza della Corte Costituzionale di Berlino, attesa per il 12 settembre. Un'eternità, un lasso di tempo troppo lungo: come hanno dimostrato le giornate di venerdì e di oggi, lunedì 23 luglio, possono bastare poche ore per mettere in ginocchio un Paese e vanificare un anno di sforzi, tasse, lacrime e sangue. "Maggiori risorse ai fondi" - Il premier Monti sottolinea poi come per frenare la corsa dello spread sarebbe utile affidare maggiori risorse ai due fondi Salva-stati, ma anche dare all'Esm la licenza bancaria, che consentirebbe al fondo stesso di prendere in prestito denaro a tassi agevolati dalla Bce. Sulla licenza bancaria, il presidente del Consiglio ha osservato: "Sarebbe un ulteriore elemento di agilità e facilitazione, ma sappiamo che ci sono resistenza". E, inutile sottolinearlo, anche in questo caso le resistenza arrivano dalla Germania della Merkel. Poi anche una battuta sulla necessità di un ulteriore Consiglio europeo per fronteggiare l'aggravarsi della crisi, con l'ondata speculativa che sta affondando Spagna e Italia: "Non è necessario - ha spiegato Monti - perché quello che si è tenuto il 28 e 29 giugno ha fatto passi avanti rilevanti per fronteggiare le turbolenze dei mercati italiani". "L'Italia ha fondamenti solidi" - Il premier, in un'intervista concessa alla stampa russa, ha poi ribadito che "il nostro Paese si basa su fondamenti solidi. Anche se è vero che abbiamo il debito estero più alto - ha spiegato -, è vero altresì che il livello dei debiti privati dei cittadini è uno dei più bassi d'Europa, grazie ai risparmi accumulati nei decenni dalle famiglie italiane. Oggi l'Italia è la terza più grande  economia in Europa, siamo la settima nazione più sviluppata industrialmente e siamo all'ottavo posto per i volumi di esportazioni", ha concluso Monti.  

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