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Corona viola ancora i domiciliari: "Avevo voglia di birra"

L'ex re dei paparazzi sorpreso in un locale di Milano nonostante il divieto imposto dai magistrati di uscire da casa dalle 21.00 alle 7.00

Leonardo Diana
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  Fabrizio Corona non ci sta e si ribella. L'ex agente dei fotografi dei vip è stato sorpreso la scorsa notte in un locale a Milano nonostante il divieto imposto dai magistrati di uscire da casa dalle 21.00 alle 7.00. Per il "ribelle" Fabrizio, è scattata una nuova indagine per violazione delle prescrizioni connesse alla sorveglianza speciale. La scorsa notte, due agenti liberi dal servizio lo hanno notato in un noto bar di via Eustachi e hanno avvertito i colleghi della centrale. Sul posto è arrivata una volante che l'ha subito identificato. Lui si è difeso dichiarando di esser uscito solamente per una birra con gli amici. In seguito, senza opporre resistenza, ha lasciato che gli agenti lo riaccompagnassero a casa. Le regole - Da qualche settimana, Corona è sottoposto al regime della sorveglianza speciale, in seguito all'ordinanza dei giudici di Milano che l'hanno ritenuto una persona "pericolosa per la sicurezza e per la pubblica moralità". Per un anno e mezzo, l'ex re dei paparazzi, dovrà chiedere il permesso alla polizia ogni volta che vorrà uscire di casa e dovrà lavorare con regolarità e soprattutto con onestà.  Il provvedimento - Queste le parole del provvedimento relativo all'applicazione della misura di sorveglianza speciale chiesta dalla Direzione distrettuale antimafia per l'ex agente dei fotografi, disposta dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano. La sorveglianza speciale è una misura di prevenzione prevista per tutti quei soggetti ritenuti "pericolosi per la sicurezza e per la pubblica moralità". Secondo il provvediemnto in questione, Corona è obbligato a: "fissare la propria dimora e di farla conoscere, entro trenta giorni dal presente decreto, alla competente autorità di Ps, che provvederà a redigere il verbale di formale sottoposizione agli obblighi imposti, non allontanandosi dalla predetta dimora senza preventivo avviso alla medesima autorità". Inoltre dovrà: "svolgere una regolare attività lavorativa, vivere onestamente, rispettare le leggi, non associarsi abitualmente a persone che hanno subito condanne e/o sono sottoposte a misure di prevenzione e/o sicurezza, non rincasare la sera più tardi delle ore 21 e di non uscire la mattina prima delle ore 7 senza comprovata necessità e senza averne dato tempestiva notizia all'autorità locale di P. S., non detenere e portare armi, non partecipare a pubbliche riunioni".  Giudici clementi - La Dda aveva chiesto di applicare a Corona la sorveglianza speciale per 3 anni e mezzo, ma i giudici gli hanno concesso uno sconto di due anni ma, adesso, a fronte dell'uscita fuori programma con amici, per Corona potrebbe scattare prima un aggravamento con prolungamento delle prescrizioni, poi, se ritenuto opportuno dai giudici, si potrebbe procedere con l'eventuale arresto.     

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