Spagna infuocata, scontri a Madrid: centomila in piazza contro i tagli
La Spagna in fiamme: sei arresti e 26 feriti è il bilancio di una notte di disordini e scontri a Madrid in seguito alle proteste di piazza contro i tagli del governo di Mariano Rajoy. Decine di migliaia di persone, tra cui l'attore Javier Bardem, dopo mezzanotte si sono messe in marcia verso il Congresso. La polizia ha sbarrato la strada inseguendo i manifestanti, caricandoli e usando proiettili di gomma. Ne è nata una vera e propria sommossa: contenitori bruciati, barricate per strada, spari a salve, fumogeni. E la protesta minaccia di continuare a lungo, visto che a sostenerla è un'ampia fascia della società spagnola flagellata dalla crisi: professori, medici, pompieri (che hanno posato nudi in un provocatorio servizio fotografico per contestare l'operato del governo), molti poliziotti. Impiccati dallo spread - La protesta continuerà anche perché la situazione, se possibile, rischia di diventare ancora peggiore. Giovedì il ministro del Bilancio Cristobal Montoro ha scoperto le carte: "Abbiamo obbedito alle raccomandazioni della Ue, che sono obblighi. Stiamo vivendo una seconda recessione, senza gli aiuti della Bce non avremmo un soldo per pagare i servizi". L'ombra del default è dietro l'angolo, anche perché la pressione dello spread aumenta: è andata male l'asta di Bonos con titoli collocati per tre miliardi di euro e un forte rialzo dei rendimenti e il differenziale tra Bonos decennali e Bund tedeschi equivalenti è schizzato a 580 punti, vicinissimo alla soglia del 7 per cento. Dalla Germania è arrivato il sì al nuovo pacchetto di aiuti europei per Madrid ma a Berlino la parola d'ordine è diventa "contagio". Non una buona notizia, per la Spagna e per l'Italia.