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Il Cav: "Prima di candidarmiaspetto la sentenza su Ruby"

Andrea Tempestini
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"L'Ansa a metà pomeriggio rilancia un atipico comunicato dei Promotori della libertà. Atipico perché, a occhio, sembra contenere almeno tre notizie. Che il nuovo inno (“Gente della libertà” va in prepensionamento a pochi mesi dall'esordio) si intitola “Forza Italia”; che il nuovo partito, per non provocare attacchi di bile ai post-missini, si chiama “L'Italia che verrà”; che Silvio Berlusconi presenterà il tutto - inno e partito - in una convention che si terrà in settembre. Crederci? Il fatto è che in questi giorni il Cavaliere ha preso l'abitudine di assecondare un po' troppo i suoi interlocutori: dice ciò che loro vogliono sentirsi dire. Piacevole per chi viene ricevuto al piano nobile di Palazzo Grazioli, un po' meno per chi prova a capirci qualcosa del Berlusconi-pensiero", spiega Salvatore Dama su Libero in edicola oggi. Ma questa volta è tutto vero. O quasi. Il Cav, il suo nuovo partito (con lui candidato premier), lo presenterà in autunno. Ma a una condizione: "Per scendere in campo aspetto la sentenza Ruby. Il premier ha spiegato: "Corro, ma se mi assolvono in autunno". Il partito, intanto, è in fermento, dilaniato dalle correnti. Gli ex missini impugnano lo Statuto: "Non può decidere da solo il ritorno a Forza Italia". La battaglia è appena iniziata. Leggi l'approfondimento su Libero in edicola oggi, venerdì 21 luglio  

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