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Fini dice addio a Futuro e Libertà: pronto il manifesto del nuovo flop

"Mille per l'Italia" sarebbe il programma del progetto che sostituirà Futuro e Libertà. Bocchino non ci sarà: lui pensa agli ex An

Giulio Bucchi
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Erano Mille, e non fecero una bella fine. Evidentemente Gianfranco Fini non è molto scaramantico e, nonostante il fallimento politico e personale delle sue ultime creature (Alleanza Nazionale affogata nelle polemiche sull'eredità, Futuro e Libertà ridotta a zero), il presidente della Camera ci riprova. Ha già pronto un nuovo progetto, annunciato da un manifesto "segreto" dal roboante titolo "Mille per l'Italia, per un patriottismo riformatore". Ormai è totale la rottura con Italo Bocchino, che vuole un riavvicinamento con gli ex An in rotta del Pdl. E Gianfranco allora va avanti da solo. "Indietro non si torna e quelli non li voglio", avrebbe gridato. "Dobbiamo portare con noi gli ex di An in uscita dal Pdl - avrebbe replicato Bocchino - altrimenti non andiamo da nessuna parte". Ma niente, Fini insiste e vara il progetto. A leggerle il manifesto, come ha potuto fare Libero, si ha la sensazione che Fini non è Garibaldi (e, soprattutto, la Tulliani non è Anita) e il documento è poco più di un libro delle buone intenzioni. Si parla di cittadinanza per gli immigrati di seconda generazione, di unioni civili per differenti "format familiari", di pareggio di bilancio, di merito, di tagli alla spesa e di Federalismo europeo con gli "Stati uniti d'Europa". Insomma, un mix di luoghi comuni dal destino già segnato.   Leggi l'articolo di Enrico Paoli su Libero in edicola oggi, giovedì 19 luglio

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