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Antonio Cassano tiene in ansia il Milan

Dopo l'adieù di Ibra e Thiago, il mal di pancia colpisce anche Fantantonio

Andrea Facchin
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E' ormai rivoluzione totale in casa Milan. La cessione di due pezzi da novanta come Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic ha creato un effetto domino sugli ultimi superstiti dell'attacco rossonero. Appena neutralizzato l'assalto del Santos per Robinho (il futuro del brasiliano in casa Milan è tutt'altro che certo anche se Galliani lo dichiara incedibile, come per altro fece anche per Thiago e Ibra), ora in via Turati devono affrontare l'intrigo Antonio Cassano. Le sue perplessità confessate alla stampa durante l'Europeo sono ancora fresche: "Cedere Thiago è un delitto - aveva detto -, lui è il 50 per cento del Milan. Io non so se resto...". Partito pure Ibra, ora sarà interessante conoscere la posizione del Pibe de Bari, atteso a Milanello fra cinque giorni. Il suo contratto scade nel 2014, ma la sensazione è che, di fronte all'offerta giusta, anche lui potrebbe andarsene. Le indiscrezioni su un suo clamoroso ritorno alla Sampdoria continuano a circolare, ma l'ipotesi sembra destinata a sfumare, primo perché è difficile che la società blucerchiata possa permettersi l'ingaggio del giocatore (circa 2,5 milioni netti l'anno), e poi perché è stato lo stesso presidente della Samp, Edoardo Garrone (con cui Fantantonio ruppe clamorosamente e a suon di insulti), a chiudere qualsiasi trattativa: "Il rapporto con Antonio è ottimo, ma nella vita le strade si dividono ed è un bene che stia un pò al Milan". L'attaccante ha già rifiutato proposte provenienti da Russia e Qatar, ma si sa, in rossonero di questi tempi non c'è proprio da stare tranquilli. 

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