Vince la Brambilla: sequestrato Green Hill
L'operazione ha portato alla chiusura del canile di Montichiari in cui si praticava la vivisezione sui beagle: una battaglia dell'ex ministro Pdl
Vittoria animalista. Il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato Green Hill, l'azienda di Montichiari, in provincia di Brescia, che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione. Alle operazioni di ispezione e sequestro della struttura, disposte dalla Procura della Repubblica di Brescia, hanno partecipato 30 forestali appartenenti ai Comandi provinciali di Brescia, Bergamo e al Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali. Oltre ai cagnolini di razza beagle, è stata sequestrata anche l'intera struttura costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze per un totale di circa 5 ettari. Tra i reati contestati quello di maltrattamento di animali. Canta vittoria Michela Vittoria Brambilla. "E' il segno che qualcosa sta cambiando in Italia" ha detto l'ex ministro al TgCom, "ho scritto una norma che vieta sperimentazioni sugli animali, questa settimana verrà votata al Senato: è primo paletto per cambiare le cose". "Mai nel Paese si è vista con tanta chiarezza una forza di popolo che rivolgeva una domanda netta alle istituzioni: chiudere Green Hill" ha aggiunto la Brambilla, "si tratta dell'ultimo allevamento di beagle destinati alla sperimentazioni presente in Italia. Il motivo per cui la sperimentazione sugli animali viene mantenuta è solo di tipo economico". Ora una legge - La Lega antivivisezione e Legambiente prendono una posizione netta e adesso si augurano che gli accertamenti facciano luce sulle reali condizioni cui versano gli animali e chiedono che il Senato approvi il più presto possibile la legge che vieta l'allevamento di animali per la sperimentazione. "Grazie agli atti presentati dalle due associazioni è stata finalmente riaperta l'inchiesta giudiziaria sulle modalità di detenzione degli animali nella megastruttura". Queste le parole di Gianluca Felicetti, presidente della Lav che prosegue: "Ci auguriamo che gli accertamenti in corso, disposti dalla Procura, possano fare luce, definitivamente, sulle reali condizioni di vita degli animali rinchiusi nei padiglioni della struttura in attesa della spedizione verso gli 'acquirenti', e sull'impossibilità di Green Hill di garantire il rispetto delle necessità fisiche e comportamentali dei cani, visti i numeri enormi di cui si parla" Il lavoro del Senato - Soddisfatte, le associazioni hanno poi dichiarato: "In questi mesi è all'esame del Senato la norma, già approvata dalla Camera dei Deputati, che vieterebbe l'allevamento di cani, gatti e primati non umani per la sperimentazione, imporrebbe l'obbligo di anestesia e analgesia per i test e, vietando le esercitazioni belliche e didattiche con animali, sosterrebbe concretamente il ricorso ai metodi sostituivi della vivisezione. Alla luce di questi sviluppi giudiziari rivolgiamo un nuovo appello ai senatori affinchè l'articolo 14 della Legge Comunitaria sia finalmente approvato e possa essere di incentivo per la ricerca pulita, scientifica ed eticamente accettabile".