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Silvio ha 177 milioni di euro di motivi: ecco perché Forza Italia tornerà

Berlusconi versò quella cifra in fidejussioni per garantire il vecchio partito. Ma ora i conti sono in rosso e non ci sono più rimborsi elettorali

Giulio Bucchi
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Ci sono 177 milioni di buone ragioni per cui Silvio Berlusconi non chiuda per sempre le chiavi di Forza Italia, il partito che non c'è più e che potrebbe tornare presto a rivivere. Non è un numero qualsiasi, e lo spiega Franco Bechis su Libero in edicola oggi, martedì 17 luglio: i 177 milioni sono euro, e appartengono a Berlusconi. Si tratta per l'esattezza di 177 milioni, 40mila e 964 euro di fidejussioni personali che il Cavaliere ha rilasciato per garantire di fronte alle banche e ai creditori il primo partito politico che ha fondato. Non solo:  nel 2010 Forza Italia ha smesso di ricevere i rimborsi elettorali, e nel 2011 il Pdl dovrebbe restituire l'ultima tranche di rimborsi ricevuti (20 milioni di euro) per effetto della decurtazione dei rimborsi stessi decisa dal parlamento. Di quei soldi, il 75% spetteranno a Forza Italia in quanto alla fusione con An nel gennaio 2008 i due partiti stabilirano oneri e onori da dividere in questa proporzione: 75% al partito di Berlusconi, 25% a quello di Fini. Insomma, Forza Italia dovrà pagare (con disavanzi per 42,4 milioni) senza incassare un euro. Ecco perché al Cav conviene riesumare il vecchio partito.  Leggi l'articolo di Franco Bechis su Libero in edicola oggi, martedì 17 luglio

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