Il ponte sullo Stretto non si faGli appalti invece proseguono
Il governo Monti ha ridotto i finanziamenti ma il "cantiere" è ancora aperto
Il Ponte sullo Stretto non si farà. Lo dicono tutti, compreso il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera. Ma in Sicilia il cantiere va avanti con il carico di costi, di carta, di programmi che, alla fine qualcuno dovrà pagare. Su alcuni quotidiani, infatti, sono apparsi due grandi «avvisi al pubblico» dai quali emerge chiaramente che l'appalto è tutt'altro che fermo. Del resto, far saltare il progetto del Ponte può costare allo Stato tra i 500 e gli 800 milioni di penale. È già stato approvato lo stanziamento di 1,3 miliardi, con l'aggiunta di di 300 milioni per l'aumento di capitale della società Stretto di Messina. Se l'opera venisse cancellata la penale potrebbe valere da 160 a 400 milioni. Leggi l'articolo integrale di Nino Sunseri su Libero in edicola oggi, martedì 17 luglio