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Il Pd si spacca sugli omosessualiSpunta subito lo sciacallo Grillo:"Sono a favore delle nozze omo"

Il leader del Movimento 5 Stelle: "Sostengo il matrimonio tra persone dello stesso sesso e i diritti delle coppie omosessuali"

Andrea Tempestini
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  All'assemblea del Partito Democratico di sabato pomeriggio è andato in scena il solito copione: l'autodistruzione della sinistra. La formazione guidata da Pierluigi Bersani questa volta si è spaccata sui matrimonio gay: Rosy Bindi non ha messo al voto un odg con un esplicito riferimento alle unioni e, tra fischi, grida e tessere stracciate, è scoppiato il finimondo. Nel giro di poche ore i nodi sono venuti al pettine: sono bastate le unioni omosessuali per rendere evidenti tutte le spaccature di un Pd diviso al suo interno e attratto da poli inconciliabili, come l'Udc di Casini e Vendola (la "grande coalizione" a tre è il sogno nel cassetto di Enrico Letta, lo ha detto lui stesso). Il Pd insomma si spacca, e nella crepa, col tempismo di uno sciacallo, ci si infila il comico a 5 Stelle, Beppe Grillo, che senza indugi, pur di raccattare qualche consenso in più, si è schierato a favore delle unioni tra membri dello stesso sesso. Come sempre, la presa di posizione è arrivata dal suo blog: "All'assemblea del pdmenoelle, - ha vergato Grillo -, il partito che vorrebbe governare l'Italia (non ridete per favore), si è discusso principalmente di un fatto che dovrebbe essere scontato, pacifico: le nozze gay e i diritti delle coppie omosessuali. Io sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, ognuno deve poter amare chi crede e vivere la propria vita con lui o con lei tutelato dalla legge". Poi un missile sganciato contro il primo responsabile della spaccatura nel Pd, la presidente Rosy: "Bindi - ha scritto il comico - problemi di convivenza con il vero amore non ne ha mai probabilmente avuti. Vade retro Satana. Niente sesso, siamo pidimenoellini".  

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