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G8 2001, la Cassazione riduce le pene ai no global di Genova

La Suprema Corte ha accettato le attenuanti respinte in Appello e accorpato un capo d'accusa.

Alberti Eva
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  Oggi 13 luglio decine di attivisti no global di Roma e altre città italiane attendevano la sentenza a carico dei loro compagni per il G8 di Genova 2001. Il verdetto della Prima Sezione Penale della Cassazione è arrivato nel pomeriggio: a sorpresa, le pene sono state alleggerite. Condanne più lievi per otto dei 10 imputati, tutti accusati di devastazioni e saccheggi nel corso delle manifestazioni. La Suprema Corte ha infatti annullato con rinvio la sentenza della Corte d'Appello di Genova, che aveva condannato Carlo Arculeo e Carlo Cuccomarino a otto anni di reclusione, Luca Finotti a dieci anni e nove mesi, Antonino Valguarnera a otto anni e Dario Ursino a sette anni. Per loro i giudici hanno invece deciso di accettare le attenuanti, respinte nella prima sentenza, "di aver agito per suggestione di una folla in tumulto": il loro caso sarà dunque riesaminato. La Cassazione, poi, ha diminuito la pena a Luca Finotti e Marina Cugnaschi (dodici anni e tre mesi), Vincenzo Vecchi (tredici anni e tre mesi) e Francesco Puglisi (quindici anni), annullando senza rinvio la condanna relativa al reato di detenzione di bottiglie incendiarie: secondo la Corte, infatti, non era un capo d'accusa diverso rispetto ad altri già accettati. A fronte di ciò per Puglisi la pena è stata diminuita di un anno, mentre per Finotti, Cugnaschi e Vecchi di nove mesi ciascuno. La Cassazione ha invece confermato le condanne inflitte ad Alberto Funaro (dieci anni di reclusione) e Ines Morasca (sei anni e sei mesi). Tutti gli imputati, ad ogni modo, sono stati riconosciuti responsabili di devastazione e saccheggio. Nella sua requisitoria il sostituto procuratore della Cassazione, Pietro Gaeta, ha poi ribadito che: "Per la vastità dei fatti accaduti, le devastazioni compiute a Genova durante il G8 si collocano verso i vertici di una ipotetica scala di gravità sociale del reato e la partecipazione agli atti criminosi di questi 10 imputati non trova la minima giustificazione". Come accennato all'inizio, in tutta italia no global si sono fatti promotori della campagna di sostegno "10x100", che in un mese ha già raccolto quasi 30 mila firme per chiedere l'annullamento delle condanne nei confronti dei no global. Oggi hanno indetto una giornata di mobilitazione in segno di solidarietà con gli imputati a Milano, Napoli, Firenze e Bologna. Tra i firmatari dell'appello "Genova non è finita: dieci, nessuno, trecentomila", molti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo: Margherita Hack, Dario Fo, Franca Rame, Erri De Luca, Valerio Evangelisti, Curzio Maltese, Daniele Vicari, Ascanio Celestini, Elio Germano, Valerio Mastrandrea e Caparezza.   

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